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Oltre 600 artisti sollecitano Live Nation a lasciare la filiale israeliana in una lettera aperta · Notizie ⟋ RA

Over 600 artists urge Live Nation to drop Israel subsidiary in open letter · News ⟋ RA

Oltre 600 artisti hanno firmato una lettera aperta a Nazione viva esortando l’azienda a tagliare i legami con la sua filiale israeliana. La lettera, pubblicata oggi da Musicians For Palestine, invita la società di eventi a eliminare Live Nation Israel dal suo elenco e ad attuare “politiche per garantire che la sua programmazione e le sue partnership non siano complici dell’oppressione da nessuna parte”. I firmatari includono Attacco massiccio, Brian Eno, Codice9, Mia Koden, Nicolas Jaar, Midland, Caribù, Josey Ribelle, Kara-Lis CoverdaleThurston Moore e Pantera araba. “Non possiamo restare in silenzio mentre Live Nation Israel glorifica il genocidio militare israeliano che ha ucciso più di 70.000 palestinesi a Gaza”, si legge nella dichiarazione. “Facciamo eco alle richieste palestinesi di lunga data di responsabilità nel corso dei suoi anni di lavaggio dell’arte dell’apartheid israeliano e ora del genocidio”. La lettera arriva poco più di una settimana dopo che la Campagna palestinese per il boicottaggio accademico e culturale di Israele (PACBI) ha pubblicato un messaggio simile chiamata a Nazione Vivente. Il 9 dicembre, il PACBI ha ordinato al movimento BDS e ai suoi sostenitori di fare pressione sul promotore dell’evento “finché non intraprenderà passi significativi per rendere conto della sua profonda complicità nel genocidio in corso da parte di Israele a Gaza”. Live Nation Israel, fondata dopo che Live Nation ha acquistato una quota di maggioranza della israeliana Bluestone Entertainment, ha promosso una serie di concerti di alto profilo in Israele negli ultimi dieci anni. La pressione di Musicians for Palestine e PACBI su Live Nation si concretizza mentre la più grande azienda di eventi dal vivo al mondo continua a dover affrontare critiche sulle sue pratiche commerciali. La società è attualmente coinvolta in un antitrust federale causa sulla tecnologia di biglietteria mobile della sua controllata Ticketmaster. A settembre, la Federal Trade Commission (FTC) e sette stati degli Stati Uniti hanno anche citato in giudizio Live Nation e Ticketmaster per presunte tattiche illegali di rivendita di biglietti, che secondo i querelanti costano ai consumatori “miliardi di dollari”.

Leggere Lettera completa di Musicisti per la Palestina.

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