le pagelle della prima semifinale

Facebook
WhatsApp
Twitter
LinkedIn
Telegram


Torna il palco più camp della musica mondiale, e con lui, le nostre pagelle. In diretta da Basilea, nella vicina Svizzera, l’edizione 69 dello Eurovision Song Contest, il festival della canzone europea – e non solo – che ogni anno ci vede davanti alle tv a guardare luci, colori, pallettes e performance kitschissime con canzoni perlopiù bruttine. Anche la nostra tanto vituperata musica italiana, ogni anno, riesce comunque a fare bella figura. Quest’anno, poi, abbiamo mandato un gioiello come Lucio Corsi e la sua Volevo Essere Un Duro, c’è da capire se riuscirà a farsi notare nella fila di saltimbanchi.

E se, citando il maestro, “non è colpa mia se esistono spettacoli con fumi e raggi laser, e le pedane sono piene di scemi che si muovono” – tralaltro proprio Battiato partecipò all’ESC 1984 con Alice e I Treni di Tozeur– è decisamente colpa nostra se ogni anno ci facciamo prendere come fossero i mondiali di calcio e diventiamo esperti di postpunk finnico, dance lituana o conga scandìnava. E, per una settimana all’anno, va bene così.

Dalle 21.00, in diretta, le pagelle di questa prima semifinale, trasmessa su Rai2, RaiRadio2 e RaiPlay, con il commento italiano di Gabriele Corsi e BigMama.

Islanda, Væb – Róa : Tròa

Penso siano un esempio perfetto della musica brutta da Eurovision. Due Nick Carter incartati nel cuki in una sorta di tarantella elettronica. La messa in scena è tremenda, con echi di Minecraft – ma senza Jack Black – e balletti troppo brutti anche per Tik Tok, mentre una barca compare sui led del pavimento. C’è anche una modulazione di un tono e uno dei due si premura di stonare interamente una strofa. Beh.

Polonia, Justyna Steczkowska – Gaja : QUAAATTRO

Ambientazioni fantasy, draghi, fuoco e fiamme e lei, Justyna. che balla tenendo inutilmente note lunghissime. È tornata dopo 30 anni in gara all’Eurovision per cantarci questa canzone ecologista dedicata al nostro pianeta, che pare abbia risposto implorando gli umani di inquinare per porre fine a questo AAAAAAAA lunghissimo.

Slovenia, Klemen – How Much Time Do We Have Left : 5

Lui immaginatevelo come il Claudio Bisio sloveno che prova la svolta musicale seria, con una canzone che racconta il momento in cui sua moglie ha scoperto di avere una malattia incurabile. La moglie sta bene, per fortuna, nonostante la diagnosi non le desse scampo. Ora: non è che io ve la sto spiegando così, facile facile. È che il testo è proprio la cosa più didascalica di sempre. Lui canta bene, messa in scena intensa, ma mezza metafora, non so, un minimo di poesia che non fosse «Hai letto la diagnosi e diceva che saresti morta presto».

Estonia, Tommy Cash – Espresso macchiato: 7

Di lui già abbiamo detto tutto. Ma alla fine, costruzione della performance strana, che sembra tutta storta ed errata ma in verità misurata al millimetro, dalle grafiche, al balletto finto brutto, alla fan che fa finta invasione di palco. Ci sfotte, ma lo fa bene. Se comedy act deve essere, quest’anno è andata di lusso. No stresso, no stresso, no need to be depresso.

Spagna, Melody – Esa diva (BIG5) : Cinco Menos Menos

Chat, genera una generica performance della Spagna per l’Eurovision con coreografie esagerate, un occhio strizzato al latin pop contemporaneo e con vocalizzi inutili.

Ucraina, Ziferblat – Bird of Pray : 6

Al netto della critica “nascosta” alla Russia predatrice – che non partecipa più all’ESC, e Israele si, ma vabbè – la canzone è decisamente meno potente di Stefanìa, con cui la Kalush Orchestra vinse nel 2021, ma comunque una buona prova, rispetto a molto peggio che è passato da st’arena.

Svezia, KAJ – Bara bada bastu:6 e bastu

Io lo so che sembra assurdo che un trio comico svedese vada in gara con una canzone su quanto sia bello fare la sauna, ma immaginate un futuro in cui Aldo Giovanni e Giacomo partecipino all’ESC con una canzone sulla Cadrega. Io dove devo firmare? Comunque fin’ora meglio quelli che vogliono far ridere rispetto a quelli che si prendono sul serio.

Portogallo, Napa – Deslocado: 5

Scusate, mi sono distratto perchè il cantante dei Napa guardava così tanto in camera che mi ha scrutato nell’anima. 

Norvegia, Kyle Alessandro – Lighter: 5ive

A casa Alessandro non è arrivata nessuna popstar successiva al 2010, suo anno di nascita, perchè sembra Justin Bieber che imita malamente Timberlake o gli altri degli anni ’90/’00. Sarà giovane, bravo, ma penso abbia fatto una scelta deliberata di stonare sempre il ritornello.

Belgio, Red Sebastian – Strobe Lights : 6+

Se non altro la canzone è strana, lui pure, e ha un bel droppino. Peccato che canti perennemente calando. Però messa in scena costruita in maniera curiosa e intelligente giocando sui propri multipli. Nella seconda parte del brano canta decisamente meglio, potrebbe crescere con le performance. Non male.

Italia: Lucio Corsi – Volevo essere un duro(BIG5): 8

Aveva promesso di fare la stessa cosa ma in grande: ha fatto la stessa cosa, in grande. Con un piano grande grandissimo, un cuore ancor più grande, Tommaso ai cori e gli stivali di Woody. E ha anche schivato il divieto di suonare dal vivo – per regolamento si può solo cantare live ma non suonare, mai – con l’armonica a bocca. Che strano sentire una canzone vera in mezzo a ‘sto bordello.

Azerbaigian, Mamagama – Run with U:

Tipo gli Imagine Dragons presi all’Eurospin?

San Marino, Gabry Ponte – Tutta l’Italia: 7 senza iva.

A parte i poveri Andrea Bonomo e Edwyn Roberts che vanno all’Eurovision e sono con i volti coperti, poi c’è un altro vocalist in un angolo e Gabry Ponte ha il microfono aperto, anche perchè nulla di quello che ha fatto sulla consolle si è sentito, ovviamente, per regolamento. La canzone, per quanto sia una suoneria polifonica all’ennesima potenza, funziona. Una signora in un commento sull’instagram di Rockit mi ha risposto che sono un poverino per la battuta sulla ingente SIAE di Gabry Ponte, tutta meritata, tralaltro. Ma se mi ha chiamato Poverino, evidentemente la signora sa quanto prendo di SIAE. Ma comunque uno che ha scritto Blue degli Eiffel per me può prendere anche il mio 8 x Mille.

Albania, Shkodra Elektronike – Zjerm: 7 e mezzo

Si può fare una canzone elettronica capace di incuriosire all’ESC senza fare una pacchianata. La cantante canta anche benissimo, tralaltro. E se Lucio Corsi ha fatto Sanremo, gli Shkodra Elektronike rischiano veramente di essere la cosa più Rockit mai passata sul palco dell’Eurovision, perchè lui, Kolë, ha suonato per anni ne Il Teatro Degli Orrori. Le cose dark hanno sempre il loro perchè, in mezzo a coriandoli e lustrini. Ve la ricordate Konstrakta?

Paesi Bassi, Claude – C’est la vie: Three, Trois.

Claude era indeciso se portare il banger o la ballata, se portare un pezzo in inglese o in francese e allora ha detto “le porto tutte”. Azzarda anche un balletto alla Stromae, che spero non mi legga altrimenti mi denuncia. Unisce tutti i clichè delle canzoni eurovisive di Francia e altri paesi francofoni. Dice «C’est comme ci, c’est comme ça, c’est en haut et en bas, It goes up, it goes down, and around, and around, Qué será, oui, será, me voici, me voilà, Chantez un, deux, trois», praticamente il corso base di Duolingo. E ha cantato anche male.

Croazia: Marko Bošnjak – Poison Cake: 6 e mezzo

Si torna nel dark, stavolta più vicini a Bambie Thug, e di nuovo, ho quasi voglia di avere un festival tutto così. Certo, “poison cake” me l’aspettavo più dall’Olanda, ma vabbè.

Svizzera: Zoë Më – Voyage (BIG5): 6

Rieccoci: una canzone cantata bene, in francese, ma con meno sterotipi delle entry francesi, e senza esagerare. Una bella messa in scena, addirittura, che nonostante a un certo punto si pianti la regia, riesce a portare il risultato a casa. Pensa che rosicata essere quelli che organizzano tutto quest’anno e ti salta la regia.

Cipro: Theo Evan – Shh: 4

Una canzone powerpop con tantissimi stop, che più volte ti fa credere che stia finendo, ma poi non mantiene mai la promessa. Mannaggia.


L’articolo Eurovision 2025: le pagelle della prima semifinale di Marco Mm Mennillo è apparso su Rockit.it il 2025-05-13 19:23:00



Source link

Visite totale 1 , 1 visite oggi

Continua a leggere

Scorri verso l'alto