la quiete prima della balera

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Arriviamo al secondo live di X Factor con alcune certezze. La prima è che i biglietti gratuiti per la finale in Piazza del Plebiscito a Napoli sono andati esauriti in meno di 57 secondi e che i dati di ascolto sono più che lusinghieri, in crescita rispetto agli anni scorsi. Un po’ la giuria nuova di pacca – con l'”usato sicuro” di Manuel a rassicurare – e un po’ la novità ormai stradigerita di una Giorgia perfetta conduttrice del cuore, il format di Simon Cowell ne esce rinvigorito.

Il secondo live, però è un livellamento – fisiologico, va detto – dopo l’exploit del primo, con i suoi picchi e le sue delusioni, un tavolo piatto che poi si è acceso. La seconda puntata invece ha dato pochi guizzi e qualche sbadiglio in più, nonostante un Jake incazzato per la candidatura al ballottaggio della sua El Ma, che per qualche microsecondo sembra voler spaccare tutto, ma non lo fa. Anche dal punto di vista strettamente musicale, è un vorrei ma non posso con poche performance memorabili. E la settimana prossima sarà la puntata a tema Dance, che storicamente ha sempre fatto danni.

Ma ora le pagelle, delle performance, dei giudici, degli ospiti, tutto.

Mimì Caruso – foto via FB X Factor Italia

Giorgia – NIENTE DI MALE : 8

Questa canzone ha un fraseggio molto difficile, perchè contemporaneo, diverso dalle melodie lunghe che sono più nelle corde di una Signora cantante come Giorgia, ma è uno stile di cantato che ha imparato a governare, a fare suo, aggiungendoci i supersvisi e una precisione che, comunque, è pur sempre Giorgia. Se nei codici del televoto – che diciamolo: non servono a nulla da qualche anno, visto che non c’è più il voto via SMS – ci fosse il suo, la voterei. Ma non si può. Ah, non sono impazzito con i titoli in maiuscolo, è che hanno pigliato tutti sto vizio di scriverli ufficialmente così, che devo fa’.

FRANCAMENTEMI FAI IMPAZZIRE : 5, cioè NON mi fa impazzire.

Qualcosa di straniante aleggia su tutta la performance, forse è il peso dell’aspettativa dopo una prima esibizione perfetta. Assegnazione creativa ma forse poco adatta alla voce di Franca. Non brutta, ma non posso fare a meno di chiedermi perchè? Andava rallentata? Variata la scansione delle strofe? Scelte delle pennate più sensate sulla chitarra? Non lo so. Non mi ha fatto di certo impazzire come la prima puntata.

PUNKCAKEGone Daddy Gone : 6 Daddy 6

Si scambiano i ruoli e sembrano più ancora più storti. Il non-cantante è disabituato al ruolo, ma i cori sembrano ancora più particolari con Sonia alla batteria, la marimba che a un certo punto sembra messa alla cazzo comunque dà colore. Quella stortura, quell’errore interiorizzato che da vicino sembra errore ma da lontano il disegno è perfettamente coerente. Bene così.

I PATAGARRI – sw1n6o : se77e

Il pezzo di Thasup viene preso e portato nel loro mondo perfettamente, in piena tradizione patagarra. Al contrario dell’esercizio semplice con il pezzo degli Aristogatti, stavolta prendono la cosa più distante da loro e la rendono credibilissima, mantenendo il flow urban della strofa, e soprattutto è suonata benissimo. Wow.

LOWRAHMan Down : 7 e mezzo

Non capisco perchè lanciarla come una performance rivoluzionaria di “una donna che esprime se stessa” dandole quasi un significato che non è necessario abbia, quando è semplicemente una ottima performance, dal punto vocale – nonostante qualche imprecisione sul finale – e della messa in scena, finalmente credibile e centrata, come aspettavamo di vederla sin dalle audiiton. Un filo troppo simile all’originale nell’intenzione interpretativa, ma cantata mille volte meglio.

LORENZO SALVETTI – Cento Messaggi : 6 messaggi e mezzo

Performance molto buona, se non ci fosse il pippone barocco di Lauro sarei anche più bendisposto. Prima il giovane Cocciante, poi il giovane Lazza. Sta al piano, la canta benissimo, è sempre un po’ la stessa cosa, e qui sposta lievemente le sillabe della strofa senza alcun motivo, è un brano molto cantabile, non serve trascinarlo ulteriormente fuori dalla sua metrica. Lui bravo ma, come dice Manuel: “ora deve cambiare”. Per forza.

EL MATry : 5

Performance da karaoke, non è mai dentro la canzone. Tutto questo potenziale ancora non ha trovato il modo di esprimersi in maniera credibile. Qua le critiche di Lauro sono giuste: non occupa il palco, nonostante il sorriso luminoso e una migliore figura vocalmente, nonostante la settimana difficile per le corde vocali. E anche Paola dice il giusto sull’esecuzione quasi da partita di Singstar, cercando di beccare le note giuste al momento giusto e poco altro. Quando, al ballottaggio, canta Vampire di Olivia Rodrigo, ha tutt’altra carica emotiva e convinzione vocale, forse la migliore performance della serata, un attimo prima di sparire dal palco come Jessica Brando a Sanremo 2010 perchè superata la mezzanotte. Almeno, la ritroveremo.

GAIADea Saffica / Sesso E Samba (Ospite)

Un quarto d’ora – percepita – di strofa di Tony Effe in sequenza. Non poteva fa’ solo la parte sua? Gaia, che canta benissimo, stavolta ha l’autotune a palla. Celebrazione di un anno da hitmaker, certo, ma anche occasione persissima per cantare New Dawn, l’inedito con cui è arrivata seconda a X Factor 10, quando a vincere furono gli indimenticabili Soul System, che salutiamo, che ci seguono sempre.

LES VOTIVESSign Of The Times: 8

Versione maleducata e scarica. Un filo stonata e storta. Ma va bene. Cioè, non sembra ma sono complimenti eh. Tutti complimenti. L’assolo finale rimette tutto in equilibrio e, come detta in puntata, sembra Purple Rain. Il cantante ha qualcosa che non capisco nella voce. Lo capirò? Non è che io debba per forza capire tutto, eh, intanto stavolta hanno funzionato, di nuovo.

DANIELLE – Lugano addio: 7 e mezzo

Non toglietegli più l’asta. Quel disorientamento delle scorse puntate non c’è più. È centrato e ha una vocalità sì particolare, ma riconoscibile, e nel repertorio del cantautorato ci sta bene dando il suo tocco sgraziato e distorto. Vi ricordate l’Ivan Graziani-gate dell’anno scorso?

MIMÌ CARUSOSomething On Your Mind : 6 e mezzo

Manuel Agnelli sta ripercorrendo con Mimì le orme di Sherol Dos Santos di qualche anno fa. Arrivata come la-grande-voce da battere e quasi vincitrice annunciata, ha alternato grandi classici e pezzi minori, portando avanti anche la narrazione della fuoriclasse. Mimì è effettivamente una fuoriclasse, ma è inciampata in una performance meno convincente del solito.

PABLO MURPHY – Mr. Brightside : 6

Stavolta Pablo fa il cosplayer in versione Ken-giacca-di-pelle, ma almeno siamo sulla strada giusta. Qua che doveva avere la chitarra, se non altro come scudo, e forse per avere una carica ancora più cazzuta, non ce l’ha. Gne, ma meglio. Al ballottaggio ci ripropina il pezzo di Peter Gabriel che non è abbastanza a convincere i giudici. Nonostante Paola perda due artisti in due puntate, non vanno al TILT elo eliminano.

THE FOOLZ – I Was Made for Loving You : 5+? 5 e mezzo? 6? Boh?

La canzone che fu il turning point di Chiara Galiazzo, qua è una ottima performance strumentale, mentre la voce la fa sembrare una band del liceo. E non è tanto la pronuncia, che in alcuni momenti aveva anche il suo fascino, era un po’ disorientata. Anche qua, quelli che alle audition sembrano papi, rischiano di uscire ai live cardinali. Non tanto di classifica, quanto come convinzione e efficacia delle performance.

Lowrah

MANUEL AGNELLI: 9

Per fortuna, è sempre il caro vecchio Manuel. Dà gli assist per le battute altrui, segna i gol, si autocompiace e assegna canzoni incredibili come Something on Your Mind di Karen Dalton. E si compiace: «c’è chi sa fare questa roba sul palco a sedici anni, chi a venti, chi a trenta, chi come me a cinquantotto».

JAKE LA FURIA: 8

Non la migliore delle assegnazioni per Francamente, ma al tavolo sta prendendo le misure e inizia a lottare, rigirando contro gli altri i loro giudizi, difendendo strenuamente El Ma dalle critiche, cercando di fare sempre l’avvocato del diavolo, ma sempre con la battuta distensiva necessaria.

PAOLA IEZZI: 6

Potrebbe dare tantissimo di più, con quelle pillole di vera competenza snocciolate qua e là, ma guardarla è ancora abbastanza poco divertente, nonostante le manette. Sulle assegnazioni, sta decisamente prendendo una strada migliore. Con calma.

ACHILLE LAURO: 4

Non puoi fare ogni lancio di venti minuti, Lauro. Non puoi, te lo chiedo per pietà. Bastava che i tuoi lanci fossero più piccoli e El Ma poteva rimanere fino alla fine dei ballottaggi. Bastava che non dicessi le solite frasi ad effetto, Signori, Senato. Eddai. Vuoi dire una cosa? Dilla, senza filtrarla attraverso il copione del personaggio di Achille Lauro. Anche perchè gasandole prima, finisce per svilire le performance dei suoi ragazzi.


L’articolo X Factor 2025: la quiete prima della balera di Marco Mm Mennillo è apparso su Rockit.it il 2024-11-01 00:34:00



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