Qualche giorno fa su Instagram alcune pagine dedicate al rap – ce ne sono un sacco, come al fantacalcio, e spesso le due cose vengono anche mixate – celebravano il fatto che fosse tornato in auge un pezzo di Gué del 2017, Guersace, tratto dal suo quarto disco solista in studioGentleman. Accadeva grazie a Tik Tok che, dopo aver già contribuito a riportare in auge la sua Insta Lova, lo spediva nella sua “playlist” Hot 50 Italia, dando al brano una seconda giovinezza in un panorama oggi dominato da Anna e tra poco da Lazza.
Per quelli che sono i ritmi della discografia attuale, e anche quelli della discografia del produttivissimo Gué, effettivamente il fatto che un brano di 7 anni fa torni a macinare un numero importante di stream non è affatto scontato, per quanto abbiamo visto che questo “insondabile meccanismo” (che a volte fa anche cose buone) risulti abbastanza frequente. Ma che dire, allora, se il pezzo di anni ne ha 20 e sfonda su un mercato internazionale, dove la concorrenza è ancora più inarrestabile?
Eppure è esattamente quello che è successo aCaparezza, con un brano nemmeno tra i più celebri della sua discografia: Jodellavitanonhomaicapitouncazzo. Il pezzo è stato pubblicato l’8 ottobre 2004 ed è tratto dal secondo album in studio Verità supposte, quello di Fuori dal tunnel e Vengo dalla Luna, con cui l’artista si impose (suo malgrado da alcuni punti di vista) nel mainstream. Di quel disco il pezzo è il sesto singolo estratto, che da un lato conferma la presenza di un grande numero di hit tra le 14 tracce e dall’altro che il brano in questione non era appunto lo “spaccaclassifiche” designato.
Jodellavitanonhomaicapitouncazzo, accompagnato da un videclip cartoon che risultava a bassa risoluzione pure per l’epoca, è una canzone densa di significato, come tutto l’album del resto, dove Capa, alter ego dell’artista e non a caso ritratto nell’anime con camicia di forza, smonta sé stesso pezzo dopo pezzo. Il titolo lunghissimo è un gioco di parole non esattamente immediato che rimanda alla presenza nella traccia del suono di unjodel, tecnica di canto tipica della parte germanofona delle Alpi.
Benissimo. Ma perché raccontiamo tutto questo? Perché oggi Jodellavitanonhomaicapitouncazzo, un brano minore (fan che eccepiscono con sdegno tra 3,2,1…) della discografia di Caparezza ha superato i 14milioni di views sul canale YouTube ufficiale dell’artista, andando a raggiungere le pietre miliari della sua carriera. E ce ne sono parecchie, per altro corredate da video sempre molto creativi: l’artista ha sempre puntato molto su quest’aspetto, e non solo per le super hit come abbiamo detto.
Una parte di queste visualizzazioni è radicata nel tempo, visto che il caricamento della traccia risale a 13 anni fa. Ma negli ultimi tempi il brano è letteralmente esploso. Per capire che c’è qualcosa di insolito basta guardare i commenti sotto la canzone. Alcuni risalgono agli anni passati, soprattutto quelli vicini alla pubblicazione del contenuto. Ma tanti, una marea, sono degli ultimi sei mesi, con ulteriore picco nelle ultime settimane. Ma soprattutto,sono in inglese.
Ma come? Un artista diMolfetta, che spesso pure gli italiani faticano a comprendere del tutto per via della velocità con cui rima e di quel suo mondo assurdo di cantare, che riceve migliaia (anzi migliaia e migliaia) di commenti da utenti di lingua anglosassone. È proprio leggendo questi ultimi che l’arcano è svelato. Infatti, come più di uno sottolinea, pare che YT abbia deciso di inserire questo brano di 20 anni fa nella lista dei raccomandati, che scorrono affianco (o sotto, a seconda del device) al video che si sta guardando.
L’algoritmo della piattaforma, inutile dirlo, non sbaglia un colpo: sa leggere i gusti in termini di consumo di audiovisivi persino meglio di noi stessi. La spiegazione più plausibile, allora, è che ogni tanto si “auto-hackeri“, o magari provi qualche “esperimento sociale” per vedere le reazioni di un pubblico di fan di Travis Scott (o chissà chi altro) a un brano, per di più datato, di Caparezza. Al centro del test sarebbero soprattutto utenti iglesi e americani, ma non solo, come fa notare un utente spagnolo, che a sua volta avrebbe avuto il video più volte tra i consigliati prima di decidersi a cliccarlo (a distanza di anni, la scelta del cartoon lo fi ha pagato!).
Il fenomeno è talmente evidente che un content creator di YouTube, un giovanissimo nerd americano che di solito si occupa di gaming, pubblica un video dal titolo «What The Hell Is “Jodellavitanonhocapitouncazzo”?» in cui analizza il pezzo per cui è stato “profilato”, come suona la canzone (secondo le sue orecchie Gen Z, giustamente), l’estetica del video. Il giudizio è complessivamente positivo.
Così come sono entusiasti la marea di commenti che si trovano sotto al suo video e a quello ufficiale del pezzo. Che paiono per altro apprezzare la “mossa” di YT: “these old videos that randomly get recommended to me are just wild. i love it”. Risponde un altro: “Finally YouTube decided to reccomend something good to the world. Embrace the Capa”.
Fa sorridere vedere il botta e risposta tra utenti stranieri che si ritrovano quasi spiazzati dal video (e che comunque ne sono più o meno tutti entusiasti) e gli italiani che spiegano loro (chi in inglese e chi in italiano, grande gesto quest’ultimo) che Caparezza in Italia è un liricista tra i più preziosi, che ha scritto grandi canzoni, fa musica di qualità, etc.
Dopo un po’ che si iniziano a scorrere, non si riesce più a smettere, assicuriamo. Chiudiamo perciò con uno dei commenti che ci ha più colpito, anche perché racconta molto bene come la musica e la figura di Caparezza possano essere interpretati da chi lo conosce per la prima volta e ha riferimenti musicali e culturali diversi dai nostri (dove il suo personaggio è ormai un’icona, almeno in determinati ambiti e per determinati pubblici): “italian serj tankian rapping in an insane asylum type beat“.
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L’articolo In questo momento nel mondo si sta ascoltando un pezzo di Caparezza di 20 anni fa di Dario Falcini è apparso su Rockit.it il 2024-09-17 16:10:00
