Il Bollettino di venerdì 20 settembre con Calcutta, Memento, Fask e molto altro

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Dopo Brunori, con la bizzarra scelta di pubblicare il proprio brano alle 18 di martedì, il venerdì arriva con un bel po’ di hit e dischi da mettere in cuffia: da Calcutta che presta la sua voce ai Fitness Forever a un sempre più maturo Memento, dai Fask agli ep di YarakiHÅN, passando per Cosmetic, Fuck Pop con Anna and Vulkan, Mont Baud e molto altro, ecco quello che ci è piaciuto di più questa settimana.

Disco della settimana: Memento – ) ) ) echo ( ( (

Il terzo disco di Memento è un giardino pieno di tentazioni sgargianti, dove il pop limpido della sua penna si lascia contaminare da echi jazzati e psichedelia urban e con saggezza e tenerezza che riescono a mescolarsi in egual misura.

Brunori Sas – La ghigliottina

Brunori tratteggia immagini frenetiche del nostro presente con la sua preziosa penna, come se fossero frasi raccolte da un marciapiede affollato, dove pensieri e contraddizioni che si snodano con naturalezza su un brano concitato, con tanto di produzione firmata da Riccardo Sinigallia.

Fitness Forever, Calcutta – A vele spiegate

La band napoletana dei Fitness Forever torna in grande stile con A vele spiegate, brano pop venato di funk jazz anni ’70 che vola sul Mediterraneo fino a puntare al Sudamerica senza una meta precisa, con alla voce Calcutta e gli inserti vocali di Alan Sorrenti.

Fuck Pop, Anna and Vulkan – Comme se fa (a te scurdà)

Un brano cucinato in casa per Pluggers, con il collettivo Fuck Pop che accoglie al suo interno la voce di Anna and Vulkan: Comme se fa (a te scurdà) è un esperimento crossover tra elettronica e funk napoletano, dove il capoluogo campano si riflette da prospettive diverse.

HÅN – Fuori dalla stanza

Fuori dalla stanza è dove punta il nuovo percorso di HÅN: melodie delicate, fragili, in cui si specchiano traumi e angosce palpitanti, mentre gli arrangiamenti giocano a mescolare sonorità grezze con aperture morbide, in un continuo gioco di scambi tra la sicurezza di un posto sicuro e gli ostacoli nascosti nel mondo.

Mont Baud – Parassita

I Mont Baud riescono a creare atmosfere claustrofobiche dal fascino sensuale: è così che Parassitadiventa un mantra ipnotico, con versi schizofrenici che si lanciano su contorsioni grime e drum ‘n’ bass per un brano disturbato fatto di pensieri ossessivi e martellanti.

Visconti – Battesimo oscuro

Il nuovo disco di Visconti prende sempre più forma, questa volta con un brano dalla scrittura decadente e fatto di un punk ipersaturato, come a simboleggiare un rituale pagano che anneghi nel dolore tutto ciò che resta dopo una rottura. 

Yaraki – Piazza Samba

C’è un’energia incontenibile che scorre dentro Yaraki, tanto che il suo primo ep Piazza Samba ne è altrettanto straripante. Brani che vanno anche nelle pieghe più intime e dolorose del proprio vissuto, per esorcizzarne la potenza negativa e non permettere che rovinino la felicità che si continua a inseguire.

Dischi

Alex Uhlmann – Home: Il primo disco solista della voce dei Planet Funk devia da quel mondo musicale per attraversare un percorso più intimo e personale, dove la casa diventa un centro di affetti e relazioni a cui si cerca di tornare in continuazione.

Bear of Bombay – PsychoDreamElectroGaze: Le dilatazioni di Bear of Bombay costruiscono un flusso lisergico ben sintetizzato nella crasi del titolo del disco, a cui si aggiungono accenni kraut e post punk.

Discoverland – Ero: Il primo album di inediti del duo formato da Roberto Angelini e Pier Cortese è un gioco di specchi tra le varie fasi della vita e delle vite altrui, dove le possibilità dell’esistenza mettono in moto il processo evolutivo del genere umano.

Giovanni Milani – Fotografia N.2: La voce profonda di Giovanni Milani affonda nelle nebbie di un misto tra pop e jazz dal tocco sensibile, ondeggiando su pensieri cupi e momenti leggeri al tempo stesso.

Rebecca – ImmobileImmobile è come Rebecca cerca di affrontare le correnti di cambiamento che travolgono tutto ciò che la circonda, con un pop emotivo che la aiuti a tenerla centrata su chi è sempre stata. 

Tommaso Buldini & The Decadence Club – Linea di pensiero: Il videomaker Tommaso Buldini fa il suo esordio discografico con un terzetto di brani disturbanti, animati da un’inquietudine notturna che esplode sul dancefloor.

Singoli

Asp126, Franco126 – Divisi: I due membri della Lovegang finiscono in un inaspettato territorio anni ’80 per raccontare la fine di una storia, dove i residui di ciò che c’è stato aprono le porte di una rinascita imminente.

Beatrice Antolini – Il timore: Beatrice Antolini cerca un punto di contatto con le civiltà passate attraverso un brano dalle radici ancestrali, che attraversa i secoli in una cavalcata epica lanciata verso il presente.

Ceneri – Senza stelle: Ceneri si raccoglie nel ricordo di una persona vicina diventata irriconoscibile, sciogliendo la propria tristezza in un canto sofferente che cerca di cristallizzare un momento ormai passato.

Cosmetic – Vuoto/Gemella: Doppio singolo per i Cosmetic, con le spinte rabbiose del primo che si fondono nell’eterea malinconia del secondo.

Fast Animals and Slow Kids – Festa: I Fask anticipano il loro prossimo album con Festa, dove il rimanere incastrati in un contesto da cui si vorrebbe solo scappare diventa uno scenario in cui l’unica possibilità di fuga è la reazione che si decide di avere.

Floral Grin – Ho perso: Sulle strade della provincia si scioglie il canto di Floral Grin, con la voglia di rivincita che non se ne va neanche dopo aver sbattuto la faccia sull’asfalto per l’ennesima volta.

Giin – Foresta: Giin si trova persa in un labirinto di dubbi e di incertezze, cercando una via d’uscita attraverso le ombre che coprono continuamente le sue emozioni senza che le permettano di riconoscerle.

His Electro Blue Voice – No Value: Il nuovo brano di His Electro Blue Voice è un disturbante collage di suoni avvolto nel lo fi, in cui il paesaggio muta incessantemente tra spoken word, post punk, drum & bass.

Licciardi – Un metodo: Sulla delicatezza di un arpeggio di chitarra acustica Licciardi riflette su come non ci siano davvero delle regole per stare al mondo, ma che la felicità si raggiunge andando per la propria strada, senza dover dimostrare niente a nessuno.

Lo Straniero – A mare: Il ritorno de Lo Straniero passa attraverso un frenetico viaggio verso la libertà, un intreccio sonoro che unisce rock, punk, folk e cantautorato.

Maggio, Tanca – 12oz. to Freedom / saluti dal 2019: I pensieri di Maggio si snodano nei ricordi di un passato recente che sembra lontanissimo, per riafferrare il momento in cui ogni possibilità era davanti agli occhi.

Matteo Salzano – A tratti: Il singolo d’esordio di Matteo Salzano si adagia su un arrangiamento morbidissimo, con la sua voce delicata a puntellare le note sfiorate di chitarra e pianoforte.

Ornella Vanoni, Elodie, Ditonellapiaga – Ti voglio: La hit di Ornella Vanoni del 1977 viene rivitalizzata da questa nuova versione, dove si aggiungono le voci di Elodie e Ditonellapiaga.

Palmaria – Le ore/Poesia: Il nuovo doppio singolo del duo alt-pop Palmaria parte dall’idea di ritagliarsi un proprio spazio in mezzo al ritmo frenetico del mondo, dove all’energia dai richiami city pop del primo si contrappone l’introspezione lo fi del secondo.

Rookley – Seven: Le palpitazioni elettroniche di Rookley aprono uno squarcio su quello che succede quando l’ansia prende il sopravvento, dove tutte le turbe mentali si scaricano sul corpo assieme a un’inaspettata euforia.

Samuele Stanco e i Gabbiani Malvagi – Costa Rica: Samuele Stanco si incammina per un bizzarro viaggio accompagnato dalla sua fedele compagnia brancaleonesca, con il ritmo in levare e una vaga nota di malinconia che scorre di nascosto. 


L’articolo Il Bollettino di venerdì 20 settembre di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2024-09-19 19:24:00



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