Eric Prydz al Sónar di Barcellona: il set preregistrato e la verità dietro le quinte

Eric Prydz, uno dei nomi più rispettati della scena elettronica mondiale, è stato al centro dell’attenzione dopo la sua esibizione al Sónar Festival di Barcellona, dove ha suonato un set completamente preregistrato. Una scelta non comune per un artista della sua caratura, che ha però una spiegazione ben precisa.

Cosa è successo al Sónar?

Il set in questione si è tenuto durante una delle serate più attese del Sónar 2025, davanti a 15.000 persone riunite nell’arena principale. Tuttavia, dietro le quinte, le cose sono andate in tutt’altra direzione rispetto ai piani iniziali. Lo stesso Prydz ha raccontato su X (ex Twitter):

“Il ‘set’ del Sónar era un set completamente preregistrato fatto in Logic. Non so chi di voi fosse lì quella sera, ma il lungo ritardo e tutte le persone che correvano sul palco in silenzio erano dovuti a un malfunzionamento dell’attrezzatura. Non funzionava niente.”

Dopo ripetuti tentativi di sostituire lettori e mixer senza successo, sembrava non esserci altra soluzione che cancellare lo show. Ma è qui che entra in scena una decisione imprevista: il suo tour manager aveva con sé un set di prova usato durante le sessioni di programmazione del celebre spettacolo Holosphere 2.

“Ho preso la decisione che sarebbe stato meglio suonare qualcosa su quel CDJ piuttosto che non suonare affatto e lasciare le 15.000 persone e chiudere l’arena.”

Una scelta difficile, ma rispettabile

In un contesto dove l’esperienza visiva e sonora conta quanto (se non più) della performance live, Prydz ha preferito non lasciare il pubblico a mani vuote, optando per una soluzione d’emergenza. Nonostante la performance non fosse dal vivo, il pubblico ha comunque potuto godere di uno spettacolo audiovisivo coerente con lo stile iper-curato dell’artista svedese.

Prydz e il legame con la tecnologia

Non è la prima volta che Eric Prydz spinge i limiti tra musica e tecnologia. I suoi show HOLO e Holosphere sono tra le esperienze più immersive nel mondo dell’elettronica. Conosciuto per la sua precisione maniacale, l’uso del 3D mapping e delle installazioni futuristiche, Prydz ha ridefinito l’idea di “live set” in chiave contemporanea.

Il Sónar tra innovazione e imprevisti

Il Sónar Festival, nato a Barcellona nel 1994, è da sempre un punto di riferimento per la musica elettronica, l’arte digitale e la cultura contemporanea. L’edizione 2025 ha mantenuto l’altissimo standard qualitativo, nonostante l’imprevisto tecnico. L’episodio con Prydz mostra come anche i migliori artisti possano trovarsi di fronte a sfide imprevedibili, e come la professionalità risieda anche nella capacità di trovare soluzioni all’ultimo secondo.

Conclusioni

L’esibizione di Eric Prydz al Sónar non è stata quella che molti si aspettavano, ma ha rappresentato una scelta coraggiosa e professionale. Meglio un set preregistrato che il silenzio. In un mondo in cui il confine tra live e digitale è sempre più sottile, anche questi episodi ci ricordano quanto sia fragile e affascinante l’equilibrio tra tecnologia e spettacolo.

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