CBCR Weekly: Onnah + La Gente

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Cercare musica nuova da ascoltare è uno sport che impiega buona parte della nostra giornata, ma c’è chi ha degli hobby ancora più particolari del nostro. Per esempio, oggi vi raccontiamo una musicista che, quando non canta, si dedica anima e corpo al kendo, sport che forse vi è capitato di vedere alle Olimpiadi (e se non sapete cos’è non preoccupatevi, ve lo spieghiamo qua sotto). Con lei c’è un trio vicentino che ha da pochissimo cambiato nome, e siamo molto curiosi di vedere cosa comporterà nel loro percorso. Loro sono rispettivamente Onnah e La Gente e ve li raccontiamo qui, in CBCR Weekly, la nostra rubrica settimanale sui nuovi talenti da scoprire della musica italiana.

La Gente

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Dalle loro parti, a Vicenza, li conoscono già da un po’ come Folks, stay home, il nome che avevano fino a pochissimo tempo fa. Ora hanno mantenuto solo la prima parola del loro nome e l’hanno tradotta in italiano, diventando La Gente, perché alla fine quella radice folk è parte integrante del loro DNA. E non solo: c’è proprio una dimensione comunitaria all’interno della scena vicentina, che trova nel Baito, studio di registrazione quartier generale dei La Gente, un punto di riferimento.

La tosca dei cani, disco del 2022 a firma Folks, stay home, è il punto con cui la band aveva trovato la quadra più completa al proprio cantautorato in bilico tra una matrice acustica e una grezza anima rock, con qualche vaga divagazione psichedelica e richiami country che aggiungevano ulteriori sfumature al loro sound. Eppure, evidentemente per loro non bastava: La Gente è il passo successivo, una nuova evoluzione dalle ottime premesse per quello che abbiamo potuto ascoltare fino a ora. E che ha già un singolo di partenza: si chiama Cinema realtà, uno sfogo che cresce lentamente – non è difficile sentirci sotto una versione più maleducata di Once I Was di Tim Buckley nell’attacco – fino a lacerarsi in un urlo disperato.

Perché ascoltarli: Per perdersi nelle praterie del profondo Veneto.

Onnah

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Qualcosa su questa ragazza lo si può scoprire cercando per bene in giro. Il suo vero nome è Sofia Niba, è nella nazionale italiana di kendo lo sport giapponese che si pratica con delle spade di bambù e scrive canzoni sotto lo pseudonimo di Onnah, che deriva proprio da Onna Bugeisha, il nome delle antiche guerriere giapponesi. Lineamenti orientali, morbidissima voce soul, Onnah canta le sue melodie come se vivesse a un palmo da terra, trasformando anche le immagini più esplicite – basta dare un ascolto alle suppliche di Papy per rendersene conto in un qualcosa di etereo e spirituale.

Onnah parte dalle sfumature dell’r&b americano – Qualcosa a metà tra Frank Ocean e Yaya Bey come fonti di ispirazione – per trovare la propria identità musicale, dove incanalare tanto i propri desideri quanto le proprie insicurezze. Il risultato è uno spazio profondamente intimo, una sorte di confessionale a cui abbiamo il privilegio di accedere per sentire i pensieri reconditi di Onnah snodarsi tra loro e scivolare sulla pelle come se fossero fatti di velluto. Dopo i primi tre singoli, teniamo gli occhi aperti per capire quando arriverà qualcos’altro.

Perché ascoltarla: Per aprirsi ai propri desideri e parare i colpi del destino.


L’articolo CBCR Weekly: Onnah + La Gente di Vittorio Comand è apparso su Rockit.it il 2024-07-02 17:11:00



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