Alla periferia di Spezia pulsa l’anima più rumorosa del Caribe

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Ci sono strade, dalle parti di piazza Brin a Spezia, dove si sentono modi di dire che non esistono da nessun’altra parte del mondo. “Que lo que, fre”, è una delle frasi che potrebbe capitare di captare. “Fre”, che chiaramente sta per “fratello” è un’espressione del posto, ma la prima parte no. Equivale a un “com’è”, a un “what’s up” e arriva dritto dal cuore delle Americhe.

Già, perché nel quartiere Umberto I di La Spezia oggi vive la più grande comunità dominicana d’Europa, nata tra la fine degli anni Ottanta e i primi anni Novanta. Una comunità fiera e molto unita, ma che nel tempo si è mischiata in maniera sempre più profonda con quella “nativa” della città ligure, unendo modi di dire, ma anche tradizioni, piatti. E pure la musica. 

Quella per un dominicano, che si trovi sull’isola oppure no, non può mancare mai. Merengue, típico, bachata, salsa, reggaeton e dembow, sono i suoni (e relativi balli) che vanno per la maggiore a quelle latitudini, a ogni ora del giorno e della notte. Tutto questo è arrivato anche nelle strade di Spezia (curiosamente oggi la città della rapper donna numero uno in Italia: Anna). Qui è stata importata anche un’altra usanza dominicana: il kitipo, che consiste in una serie di speaker e subwoofer installati sul tetto e nei bagagliaio delle automobili – da “instaladores” molto professionali, pur nella dimensione artigianale del tutto – per formare dei muri di suoni potentissimi. Tutto attornola festa

Sono raduni che durano anche l’intera giornata, con sound system che si sfidano rilanciando le sonorità del momento. I veicoli si schierano uno di fronte all’altro o in semicerchio, in luoghi più o meno appartati dellaperiferia spezzina. Inutile dire che i decibel contano eccome per stabilire chi tra i sound system presenti abbia spaccati di più.

Quella della comunità dominicana de La Spezia non è una storia granché nota. La si può approfondire durante la terza edizione di Hyperlocal Festival, il 21 e il 22 di settembre in via Sile 8 a Milano: saranno due giorni di performance artistiche e musicali dedicate ai quartieri e alle loro scene. Tra queste, assieme a realtà di Roma, Bologna o Atene, proprio il Dembow della Comunidad del quartiere Umberto I (La Spezia).

Ci siamo fatti raccontare meglio questo rumoroso, colorato e stilossimo mondo da uno dei suoi esponenti più noti e appassionati: Samuel Costa, rapper ed ex breaker nato e cresciuto nel quartiere, che oggi con il suo nome vero e ieri con quello di Samuel Heron ha prodotto parecchia musica. Per lui la Comunidad è sempre stata una fonte di ispirazione. 

Al playground

Come, quando e perché si è formata a Spezia la più grande comunità dominicana d’Europa?

La primissima comunità dominicana in realtà si insediò a Napoli, dopodiché a Massa e infine a La Spezia, ma nonostante le accurate indagini, non abbiamo scovato nessuna specifica motivazione. Posso dire con il sorriso che gli spezzini e i dominicani si assomiglino più di quanto possa sembrare.
Diffidenti e testardi come veri liguri! Ecco forse il motivo che si cela dietro al loro insediamento.

Che posto è il quartiere Umberto I?

Una zona di acquitrini poi bonificata per dare luce alle abitazioni dei lavoratori dell’arsenale. Era la fine del 1800 e diventò in un secondo momento quartiere popolare e teatro del folklore spezzino. Un’ulteriore trasformazione ci fu con l’avvento dei primi immigrati dominicani (primi anni ’90), che hanno fatto proprio del quartiere “Umbertino” il fulcro della loro comunità.

Alcuni membri della Comunidad

Quali tradizioni gli uni dagli altri?

Attualmente la comunità sta vivendo un’ ulteriore fase di cambiamento, ed è inevitabile che alcuni aspetti di usi e costumi siano in procinto di mutare.
Sono riuscito a raccontare direi l’ultima fase così caratteristica e ancora legata fortemente alle tradizioni, perché sarà e forse già lo è, fisiologico che le due culture mi mescolino sempre di più. A spezia diciamo “KLK FRÈ! Il “Klk” è l’ abbreviazione di “Que lo que” o “Que lo que pasa”, intercalare utilizzato per salutarsi, ed il “Frè” invece è il nomigliono spezzino abbreviato che si utilizza per per dire Fratello/Amico. Io stesso sono cresciuto ascoltando il cantautorato ligure ed il merengue sparato a tutto volume dalle finestre del Barrio/quartiere Umbertino, mangiando la mesciua (piatto tipico spezzino) ed il platano fritto…

Quali sono i luoghi e gli appuntamenti di ritrovo della comunità?

La piazza, i bar e le strade sono ancora per i dominicani, importanti luoghi di ritrovo, condividere tutti assieme la propria quotidianità rimane un valore ancora ben radicato. Tornei di softball, di basket, ricorrenze e festival musicali sono le molteplici occasioni nelle quali la comunità si riunisce e mantiene accesa la propria cultura.

Idratato

Cos’è il kitipo? 

Il KITIPO è l’emblema di come la cultura dominicana viva la musica per strada, di come la fruizione dei brani non avvenga in maniera individuale ma sempre comunitario, il KITIPO è la rappresentazione dell’essere dominicano al 100%, la manifestazione massima dell’ego di chi ha l’impianto più grande e potente: davvero stupendo! Si tratta di grosse casse piazzate sopra i tetti delle macchine, sound system studiati in ogni minimo dettaglio, dalla tematizazzione, al nome, che coinvolge anche il veicolo stesso su cui vengono montati gli imponenti impianti. Duranti i raduni di KITIPO, si mangia, si beve ma soprattutto si ascolta musica a tutto volume! Può partire la competizione tra gli impianti, chi suona di più, chi ha più bassi…insomma roba da audiofili.

Kitipo rosa shocking

Oltre a te chi sono gli artisti o progetti musicali nati all’interno della comunità spezzina?

Ci sono un sacco di cantanti, rapper e musicisti dominicani, da poco è nata anche una label indipendente “BLAZE MUSIC COMPANY” che racchiude sotto l’ala del produttore e beatmaker Blaze Drumz svariati artisti: Jordi 696, Francis la Potencia, Edward Swagger, etc. Insomma c’è fermento!

Ma cosa si ascolta esattamente nel barrio spezzino?

Merengue, dembow, bachata dominicana. È questa la verdadera vaina bacanaaa!

Chiudiamo con cinque pezzi imperdibili per capire la wave?

Fefita la grande – La Culebra
Jey One –Socorro
El ciego de nagua – El calientico
Samuel Heron – Picapollo
Los sufridos – Chevi

Anche se sono 6, ci deve essere la maldita cabraquindi aggiungo: 
Rochy RD – Uva Bombom

Patria


L’articolo Alla periferia di Spezia pulsa l’anima più rumorosa del Caribe di Redazione è apparso su Rockit.it il 2024-09-20 19:31:00



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