Google ha lanciato sul mercato Pixel Watch 3, smartwatch puro con WearOS 5 e tutto il know how di Fitbit integrato. Si vede e si sente che siamo arrivati alla terza generazione, ora decisamente matura dal punto di vista hardware e ancora più ricca nel software, con nuove funzionalità dedicate alla salute e allo sport, in particolare la corsa, senza sacrificare tutto il resto, cioè WearOS e tutta la parte “smart”.
Google Pixel Watch 3 è uno smartwatch ben fatto, arriva finalmente anche in versione più grande (45 mm) con un design iconico e minimalista e alcune “chicche” alla Google che ci sono piaciute molto, rimangono tuttavia alcuni limiti, per buona parte comuni a tutta la famiglia di smartwatch puri con WearOS, che a fronte dell’avanzata di tanti ottimi orologi ibridi (vedi Amazfit, Huawei ecc..) dovranno trovare una soluzione alla svelta per rimanere appetibili. Vi raccontiamo tutto nella recensione di Google Pixel Watch 3.
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Video recensione Google Pixel Watch 3
Design e materiali: due versioni, 41 e 45 mm
Esteticamente il Pixel Watch 3 è identico al predecessore, nulla di strano, conosciamo la strategia di Google e sappiamo che punta a creare riconoscibilità attraverso la continuità del design o almeno di alcuni elementi estetici dei suoi prodotti. Novità del 2024 è invece l’introduzione di una variante più grande, da 45 mm, oltre alla 41 mm che viene comunque mantenuta. Google la consiglia per polsi con circonferenza superiore ai 150 mm, secondo noi va bene genericamente un po’ per tutti, non è un orologio grande e appariscente, per cui non preoccupatevi troppo dei numeri, anzi, il display più grande vi tornerà molto comodo per visualizzare il testo delle notifiche o per premere con meno errori i tastini della tastiera, o semplicemente per visualizzare tutta la UI un po’ più grande, con una migliore leggibilità dei piccoli elementi delle watchfaces ricchissime di dati testuali. La variante da 45 mm pesa 37 grammi senza cinturino, lo spessore è di 12,3 mm ma la forma bombata lo fa sembrare assolutamente sottile al polso e poco appariscente.
Il cinturino si lega armoniosamente alla cassa perfettamente circolare e sinuosa dell’orologio, sulla destra una corona rotabile che attiva un feedback aptico molto preciso e netto, e un tasto multifunzione, un po’ nascosto per evitare che venga premuto per errore, ad esempio durante la pratica sportiva. Il vetro protettivo è un Gorilla Glass 5, è molto esposto e non vi nascondiamo che nell’utilizzo di tutti i giorni si ha sempre un po’ di paura di poterlo graffiare, la struttura dell’orologio invece è in alluminio 100% riciclato. La qualità costruttiva è certificata dalla certificazione IP68 e resistenza fino a 5 ATM di pressione, vale per entrambi i modelli da 41 e 45 mm.
Il cinturino è in silicone di ottima qualità, è comodo pur non essendo l’ideale per la pratica sportiva, dove un cinturino in tessuto sarebbe più adeguato, si può sostituire ma l’attacco proprietario vi obbligherà ad optare per una delle varianti proposte da Google sul sito ufficiale, con prezzi che vanno da 49 a 209 Euro, un po’ cari.
Display
La versione da 45 mm propone un display LTPO AMOLED da 1,4″ con risoluzione 456×456 pixel, uno schermo ben leggibile sotto il sole grazie al picco di luminosità che arriva 2000 nits. Le cornici, seppur siano state ottimizzate rispetto allo scorso anno, rimangono generose. Vero è che il software è realizzato intelligentemente in modo da non farle notare, con lo sfondo sempre nero diventeranno invisibili e il testo sembrerà fluttuare direttamente sul vetro, per un effetto molto gradevole.
Da segnalare che la luminosità di questo display può scendere fino a 1 nits, veramente appena percettibile ma comodissima nelle ore notturne.
Caratteristiche tecniche e sensori: c’è tutto
Google Pixel Watch 3 è uno smartwatch completissimo dal punto di vista hardware: il chipset Qualcomm Snapdragon Wear5100 è affiancato da un Cortex M33 per i task a basso consumo e il monitoraggio continuo dei parametri relativi alla salute, la memoria RAM è da 2 GB, mentre lo spazio di archiviazione è da 32 GB eMMC. L’elenco dei sensori è lunghissimo: bussola, accelerometro, giroscopio, barometro, giroscopio, altimetro, sensore di luce ambientale, SpO2, cardio, ECG, conduttanza cutanea, temperatura cutanea. Non mancano poi microfoni e uno speaker per la gestione delle chiamate in vivavoce.
Per quanto riguarda la connettività troviamo GPS, Galileo, GLONASS, Beidou, QZSS, Bluetoooth 5.3, WiFi 6 2,4 e 5 GHz, NFC, UWB; esiste anche una versione LTE ma in Italia è compatibile solo con l’operatore Vodafone su eSIM.
Autonomia e ricarica: non siamo al top
La batteria integrata su Google Pixel Watch 3 da 45 mm è da 420 mAh, è una buona batteria ma non enorme rispetto ad alcuni competitor che riescono ad integrare oltre 500 mAh. Grazie alla particolare soluzione del doppio SoC, tuttavia, questo smartwatch riesce a garantire una discreta autonomia, pur rientrando nel contesto dei WearOS, che in assenza di “idee geniali” alla Oneplus (il doppio Soc e doppio OS di Oneplus Watch 2) più di due giorni non riescono a fare.
E proprio sulle 48 ore si attesta la batteria di Pixel Watch 3, con tutti i monitoraggi della salute attivi (sonno compreso) e senza always on display. Tenete presente che durante la pratica sportiva all’aperto, con GPS e schermo sempre acceso, l’autonomia scenderà di circa il 15% ogni ora.
La ricarica avviene tramite basetta magnetica a cui è collegato un cavo type-c (non scollegabile), lo scambio di energia avviene attraverso 4 pin elettrici, non è ad induzione. Purtroppo è molto lenta, ci vogliono circa 80 minuti per andare da 0 a 100% e mezz’ora per il 50%.
Funzioni smart: WearOS 5 e qualche chicca per i Pixel
A bordo di Pixel Watch 3 troviamo WearOS 5, il più completo e versatile OS per smartwatch insieme a WatchOS di Apple, capace di interfacciarsi completamente con lo smartphone per portare notifiche al polso a cui poter rispondere vocalmente o con tastiera, gestire le chiamate e soprattutto installare applicazioni di ogni genere per espanderne le funzionalità. Molti altri smartwatch vi permettono di leggere le notifiche, ma non troverete un’integrazione completa della funzionalità, la possibilità di leggere tutto il messaggio e sincronizzare tutto con il telefono. Con WhatsApp per esempio potrete ascoltare i vocali e crearli, addirittura se avete una versione LTE tutto ciò funzionerà anche senza che ci sia lo smartphone collegato via Bluetooth.
Una novità del nuovo Pixel Watch è l’app Google Home, ridisegnata e con tanto di quick tile nella tendina dedicata, che permette ora di controllare i dispositivi di smarthome in modo profondo, per esempio ricevendo lo streaming in real time delle telecamere di sicurezza o del video citofono, oppure controllare la TV Android sfruttando l’orologio come telecomando. Google Maps per smartwatch permette ora di salvare mappe offline, bisognerà salvarle dallo smartphone associato e verranno automaticamente sincronizzate in memoria dell’orologio.
Associando il Pixel Watch ad uno smartphone Google Pixel, avrete anche a disposizione un’app fotocamera con l’anteprima di scatto e video (peccato non ci sia il touch to focus), l’app recorder che registrerà audio e questi verranno automaticamente sincronizzati con il telefono (da lì poi si può trascrivere, tradurre, fare un riassunto ecc.), c’è la funzione UWB unlock che sbloccherà lo smartphone non appena lo prendete in mano se si accorge di un Watch 3 nei paraggi, questa funzione sfrutta la connettività UWB (ultra wide band) per cui è compatibile solo con i Pixel 9 Pro, 8 Pro e 7 Pro che sono dotati della tecnologia necessaria.
È stata aggiunta un’utile funzione di blocco automatico dello schermo in caso di immersione, infine “Ask to Hold” che purtroppo per il momento non funziona in italiano ma è molto interessante. Immaginate di ricevere una chiamata, l’orologio vibra ma non vedete lo smartphone nei paraggi, basterà una pressione di un tasto per impartire all’assistente di Google di rispondere alla chiamata e comunicare all’interlocutore di attendere qualche istante.
Google ha comunicato che Pixel Watch 3 riceverà un supporto software di almeno 3 anni.
Fitness, salute e sport: proattivo e utilissimo per la corsa
Google come al solito si avvale dell’esperienza di Fitbit per integrare su suoi smartwatch tutto il necessario per il monitoraggio della salute e dello sport. Sul Pixel Watch 3 è stata riservata una particolare cura per il jogging, la corsa insomma.
Attraverso l’app dedicata da installare sul telefono, oppure anche direttamente dall’orologio, possiamo programmare allenamenti specifici per la corsa impostando obiettivi ad intervalli per distanza, tempo, prova a cronometro, calorie bruciate, per ogni intervallo un range target cardio o di ritmo, a cui si aggiungono segmenti di riscaldamento e defaticamento. Non manca la corsa libera con tanto di funzione auto-split, comodissima.
Sull’orologio le schermate sono chiare, c’è una chiara indicazione a colori delle zone cardio e i dati si possono personalizzare scegliendo 4 diversi slot con una marea di dati da poter aggiungere, peccato sia solo una la schermata personalizzabile. Non siamo a livello di un Garmin Forerunner, che dispone anche dei campi dati custom di terze parti, però per un appassionato di corsa c’è veramente tutto il necessario per tracciare l’attività con precisione.
Una volta terminata l’attività avremo a disposizione metriche molto dettagliate sulla dinamica di corsa (cadenza, oscillazione verticale, lunghezza del passo, contatto con il suolo) e per ognuna dopo 10 uscite un intervallo medio personale in cui ci posizioniamo e vari consigli per poter migliorare i diversi parametri per rendere più efficiente il gesto atletico. Non mancano poi statistiche di breve, medio e lungo periodo sulle distanze percorse. I file degli allenamenti possono essere poi esportati in formato .tcx (Garmin training center), molto usato per incorporare i dati di una sessioni di attività sportiva all’aperto. Volendo invece trovare due mancanze, non è possibile importare un file gpx per seguirlo durante l’attività e non è possibile avviare una corsa contro se stessi, scegliendo come target un allenamento già eseguito.
Per la corsa ma anche per altri sport, allenamenti a corpo libero o in palestra, possiamo essere assistiti da un coach virtuale che ci guiderà negli allenamenti e giorno dopo giorno ci consiglierà le sessioni migliori in base agli obiettivi impostati. Le attività e i coach sono diversi, ognuno con il suo focus principale o livello di allenamento specifico. Questa funzionalità però fa parte di Fitbit Premium che è offerto per 6 mesi, dopodiché prevede un abbonamento da 8 Euro al mese se si vuole continuare ad utilizzare.
Gli sport monitorati sono moltissimi ma non hanno lo stesso grado di profondità nelle analisi che troviamo per la corsa, per esempio anche il tapisroulant non offre le stesse metriche di analisi della dinamica di corsa. In ogni caso il GPS è molto preciso, così come il cardio, entrambi però sono un po’ lenti nelle variazioni, il ché potrebbe creare qualche difficoltà se tra i nostri programmi ci sono ripetute molto brevi e intense.
Salute
La sfera della salute è molto completa, Pixel Watch 3 è capace di rilevare h24 il battito cardiaco e di formulare statistiche avanzate sullo stato di salute (VO2 Max compreso). Passi, calorie bruciate, SpO2 ed elettrocardiogramma completano i dati base accumulati giorno dopo giorno. Un focus particolare c’è poi sullo stress e sul sonno, nel primo caso un sensore dedicato rileva le “risposte del corpo” attraverso la conduttanza della pelle e propone all’utente di indicare il proprio stato mentale quando si verificano variazioni significative della fisiologia, non mancano poi sessioni di mindfullness e respirazione guidata per migliorare il proprio benessere; il sonno riveste invece un’importanza cruciale in ottica salute e sport: durante la notte vengono rilevate le variazioni del battito cardiaco, il battito cardiaco a riposo, la variazione della temperatura cutanea e la qualità del riposo. Questi parametri concorrono nel generare un punteggio generale del sonno, un profilo del sonno (Fitbit Premium) un indice di carico cardio (che corrisponde al carico sul cuore dettato dalle attività quotidiane e dallo sport), un indice di recupero (che sui Garmin si chiama Training Readyness), ovvero quanto il nostro corpo è pronto o meno per un nuovo allenamento.
Cardio Load e Training readiness sono due parametri inclusi gratuitamente su Pixel Watch 3, mentre sono inclusi in Fitbit Premium per tutti gli altri orologi, sono fondamentali per tenere sotto controllo l’allenamento, capire quando spingere e quando invece bisogna rallentare, saranno particolarmente utili se, per esempio, si vuol preparare una maratona.
Emergenze
Pixel Watch 3 potrebbe salvarvi la vita, nel vero senso della parola. Inclusa nell’orologio c’è una suite di funzionalità dedicata alla gestione delle emergenze. “Condivisione emergenza” permette di inviare la propria posizione a contatti selezionati, insieme ad un messaggio di pericolo che verrà inviato via SMS gratuitamente, “Controllo della sicurezza” farà impostare un intervallo di tempo per un check di controllo, se dopo il periodo impostato l’utente non conferma di star bene partirà automaticamente un messaggio di “condivisione emergenza” ai contatti selezionati.
SOS Emergenze contiene diverse opzioni per avviare una chiamata verso i servizi di emergenza (viene condivisa anche la posizione GPS, funziona solo con i Watch 3 in versione Bluetooth + LTE), pressione ripetuta per 5 volte della corona e suono di allarme per attirare l’attenzione.
Rilevamento incidenti e rilevamento cadute avviano una chiamata di emergenza nel caso in cui vengano rilevate situazioni di pericolo. Non mancano poi le informazioni mediche e i contatti di emergenza visibili anche con schermo bloccato per facilitare i soccorritori.
Presenti infine due funzioni di analisi del battito cardiaco: rilevamento fibrillazione atriale, che avverte l’utente di potenziali problemi al cuore e assenza di pulsazione, che fa immediatamente partire una chiamata verso i servizi di emergenza. Quest’ultima funzione al momento non è però disponibile in Italia.
In conclusione
Siamo alle battute finali della recensione di Google Pixel Watch 3, proposto in versione 41 mm a 399 Euro, si sale a 449 Euro per la 45 mm. Le rispettive varianti LTE costano 100 Euro in più.
Pixel Watch 3 ci è piaciuto, è un sostanziale upgrade rispetto alla precedente generazione e si orienta in modo deciso verso lo sport e la salute, rappresentando una alternativa originale e completa ai soliti WearOS che, design a parte, si assomigliano tutti. L’autonomia è sufficiente ma non incredibile, il problema vero però è il prezzo, veramente molto alto e fuori fuoco rispetto alle alternative sul mercato. Ci sono almeno un centinaio di Euro di troppo per potervelo consigliare fin da subito, meglio quindi pazientare qualche mese e magari ad inizio 2025 acquistarlo attorno ai 350 Euro, sicuramente un prezzo più consono.
Segnaliamo che fino al 19 settembre, acquistando un Pixel Watch 3, verrà generato un voucher di 50 Euro spendibile sullo store di Google.