Recensione TCL C655, con Google TV e pannello QLED questo televisore è imperdibile

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TCL è uno dei brand che ha maggiormente creduto nella piattaforma Google TV, una delle più versatili e interessanti, anche in termini di compatibilità e sviluppi futuri, per quanto riguarda le smart TV. Da oltre un mese stiamo provando una TCL C655, smart TV con pannello QLED da 75 pollici e Google TV, proposta a un prezzo decisamente interessante viste le dimensioni della diagonale.

In particolare in occasione del Black Friday è possibile risparmiare 300 euro rispetto al prezzo di listino, il che la rende una scelta vincente per chi cerca il giusto compromesso tra prezzo, qualità dell’immagine e completezza di funzioni. Dopo averla testata in molteplici situazioni è quindi giunto il momento di parlarvene in maniera dettagliata nella nostra recensione completa.

Una scheda tecnica quasi al top

La linea C655 di TCL va a collocarsi nella fascia medio alta dell’offerta del brand asiatico relativo alle TV, e copre ben 7 diagonali: 43″, 50″, 55″, 65″, 75″, 85″e 98 pollici. Una scelta molto ampia per accontentare una platea di utenti più ampia. Noi abbiamo testato il modello da 75 pollici ma la gran parte delle caratteristiche tecniche sono comuni a tutta la linea.

In particolare il modello da noi provato può contare su un pannello QLED Pro da 75 pollici con risoluzione 4K (3840 x 2160 pixel) di ottima qualità. SI tratta di un pannello LED Direct con tecnologia Quantum Dot che supporta anche i formati Dolby Vision, HDR10+, HDR10 e HLG per garantire un’ottima qualità visiva in ogni situazione. L’unica pecca, a voler essere pignoli, è la frequenza di aggiornamento, ferma a 60 Hz, che sale a 120 Hz solo sfruttando la funzione Game Accelerator dedicata al gaming. Le cornici sono davvero ridotte all’osso con la parte inferiore leggermente più spessa ma comunque ai minimi termini.

Davvero convincente la parte audio, grazie a un sistema 2.1 ONKYO con supporto a Dolby Audio (Dolby AC4 e Dolby TrueHD), DTS-HD ed elaborazione Dolby Atmos e DTS Virtual-X. Sono stati utilizzati due speaker da 15 watt ciascuno di tipo downfiring e un subwoofer dalla potenza di 20 watt. Il risultato è davvero convincente, l’audio è corposo e ben diverso da quello di una classica TV di fascia bassa. I bassi sono corposi ma anche le altre frequenze sono riprodotte in maniera soddisfacente. Guardare un film d’azione è davvero appagante, e alzando il volume al massimo non abbiamo percepito alcuna distorsione (anche se difficilmente riuscirete a reggere più di qualche secondo al volume massimo, vista la potenza sonora).

Niente da dire sulla connettività, decisamente completa. Troviamo infatti tre porte HDMI 2.1 con funzioni ALLM ed eARC, uscita audio ottica digitale, uscita AV, 1 porta USB 3.0, 1 porta USB 2.0 e una porta RJ45 per la connessione cablata alla rete. Completano la dotazione il supporto al WiFi dual band a 2,.4 e 5 GHZ e il Bluetooth 5.0, che permette di collegare fino a 4 controller e un paio di cuffie/speaker. Non manca uno slot Common Interface per inserire una CAM, ideale ad esempio per Tivùsat o per accedere ai servizi a pagamento di alcuni provider. Sono ovviamente presenti i connettori per l’antenna satellitare e per quella tradizionale, con supporto agli standard DVB-C, DVB-S2 e DVB-T2. Potete inoltre trasmettere i contenuti da smartphone PC o tablet sfruttando il supporto a Miracast, Chromecast e AirPlay2.

Il montaggio è decisamente semplice (per quanto possa essere semplice maneggiare un televisore di queste dimensioni) e si limita al fissaggio dei piedini, che possono essere montati in due posizioni, più centrali o laterali, così da poter appoggiare la TV anche su un mobile di dimensioni ridotte. È inoltre possibile montare la TV a parete sfruttando l’attacco VESA da 400 x 300 millimetri.

 

Al primo avvio dovrete configurare la parte relativa a Google, con account e servizi, e la parte della TV tradizionale. Da segnalare il bollino LaTivù 4K che, in presenza di un decoder con scheda 4K vi permette di memorizzare rapidamente i canali Tivùsat. Nel nostro caso abbiamo avuto qualche problema con la numerazione automatica ma si è risolto tutto molto rapidamente.

Il controllo avviene con un telecomando Bluetooth, ottima notizia perché permette di gestire la TV senza che il telecomando debba necessariamente essere puntato verso lo schermo, come accade di solito con i telecomandi a infrarossi. Nulla da segnalare sulla reattività dei controlli, solo il cambio dei canali con Tivùsat è leggermente lento, ma è un problema legato al decoder piuttosto che alla TV, tutto è comunque più che accettabile.

Ampia la possibilità di personalizzazione dell’immagine, della luminosità e della qualità audio, anche se le opzioni preimpostate garantiscono prestazioni adeguate in ogni condizione di utilizzo. Molto buono anche l’angolo di visione, il calo di luminosità non è particolarmente accentuato almeno fino ai 120 gradi laterali, quindi a meno che non vi sediate a lato della TV non avrete problemi in questo senso.

I gamer più incalliti possono godersi un’esperienza di altro livello grazie a Game Master 3.0, che riduce al minimo la latenza, aumenta la frequenza di refresh a 120 Hz,  e tramite la Game Bar consente di importare numerosi parametri senza dover uscire dal gioco. Sui giochi supportati è possibile attivare la modalità 32:9 ultra panoramica, così da avere una visuale di gioco ancora più ampia e potete scegliere tra diverse preimpostazioni anche per quanto riguarda la modalità di immagine.

Noi abbiamo provato alcuni titoli su Nintendo Switch e PlayStation 4 e l’esperienza complessiva è davvero appagante, senza alcun problema, con colori ben definiti e immagini dettagliate, che permettono di apprezzare ogni dettaglio e di non confondere, ad esempio, un nemico con un oggetto dello sfondo.

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Con Google TV è tutto più semplice

Il cuore della TV è ovviamente il suo sistema operativo, Google TV, che rende questa TV davvero divertente da utilizzare. La configurazione iniziale è molto semplice e richiede l’utilizzo di uno smartphone con Google Home per essere completata (procedura che richiede davvero pochi minuti). Al termine troverete numerose app già installate (potete escluderne alcune in fase di configurazione iniziale) e se doveste aver bisogno di app non incluse potete sempre utilizzare il Play Store, consultabile anche con i comandi vocali, per installare giochi, le applicazioni che usate sullo smartphone ma anche le app dei principali servizi di streaming.

La configurazione di questi ultimi è davvero rapidissima, anche perché quasi tutti permettono di completarla dallo smartphone, cosa che rende più semplice la digitazione di username e password o, nel caso in cui stiate utilizzando la funzione di autocompletamento, rende istantaneo l’accesso.

La schermata principale di Google TV offre una selezione di contenuti in base ai servizi configurati e offre una icona per passare rapidamente alla TV (cosa possibile anche con l’apposito tasto sul telecomando. Sono supportati tutti i servizio di streaming disponibili in Italia, noi abbiamo provato con Netflix, Disney+, Prime Video, TIM Vision, DAZN e NOW (TCL è uno dei pochi brand a offrire nativamente il supporto a questa piattaforma) e in tutti i casi la configurazione è stata rapida e semplice.

Il telecomando Bluetooth dispone di microfono che può essere utilizzato per gestire la TV con i comandi vocali, ma anche di interagire con i dispositivi della casa configurati all’interno di Google Home. Grazie a Matter noi abbiamo integrato quasi tutti i dispositivi smart in casa, passando per un hub domestico come Homey Pro (qui trovate la nostra recensione) e con il telecomando e i comandi vocali abbiamo potuto spegnere le luci, chiudere le tende, accendere alzare il volume della soundbar esterna che utilizziamo quando guardiamo un film d’azione, e creare quindi l’atmosfera giusta per goderci i nostri film preferiti.

Con i recenti aggiornamento Google TV è diventata sempre più personalizzata e non sarà mai un problema trovare il film o la serie TV in ogni situazione, in questo modo abbiamo scovato alcune vecchie chicche del passato, nuove serie simili ad alcune viste nei mesi precedenti senza dimenticare qualche sorpresa che non avremmo preso in considerazione se l’algoritmo di Google non ce lo avesse proposto.

Si tratta, a nostro avviso, della miglior soluzione per una smart TV, con buona pace delle soluzioni sviluppate dalla concorrenza. Tutto questo, ovviamente, se siete degli utilizzatori dei servizi Google, così da poter utilizzar lo storico dei dati raccolti dal colosso americano in merito di gusti cinematografici e non solo.

Considerazioni finali

TCL 75C655 è indubbiamente un’ottima soluzione per chi cerca una Google TV dalle buone prestazioni senza spendere una cifra esagerata. Peccato per lo schermo a 60 Hz nell’utilizzo normale, per avere quello a 144 Hz bisogna passare al modello da 98 pollici, ma nell’utilizzo di tutti i giorni è una cosa che non si nota particolarmente.

In un mercato come quello dei servizi televisivi che si sta spostando sempre più verso i contenuti in streaming, Google TV è la scelta perfetta per avere le applicazioni necessarie a fruire di qualsiasi tipo di contenuto. La parte “TV tradizionale” passa quasi in secondo piano ma offre comunque tutto quello di cui c’è bisogno, a partire dal supporto per il digitale terrestre e per la TV satellitare, così da diventare il centro dell’intrattenimento domestico.

Pro:

    • schermo luminoso
    • audio di qualità 2.1
    • Google TV
    • prezzo competitivo



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