Recensione Honor Magic V3: incredibile prodigio della tecnica

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Il periodo è di quelli affollati ma abbiamo preso un bel respiro e ci siamo gustati fino in fondo il test di uno smartphone straordinario: Honor Magic V3, un pieghevole così estremo e avanzato che sembra impossibile che possa esistere. Invece è tutto vero ed è pronto a stupire con una qualità costruttiva di altissimo livello, una miniaturizzazione ancora mai vista e una completezza hardware insperata. Honor ha lanciato il suo asso per il 2024, confermandosi uno dei brand più vivaci e innovativi del momento. Vi raccontiamo tutto nella recensione di Honor Magic V3.

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Video recensione Honor Magic V3

Design e materiali

Partiamo proprio dal design e da come Honor sia riuscita a costruire questo smartphone pieghevole, spesso appena 4,35 mm da aperto e 9,2 mm da chiuso, un record assoluto nel settore. Già lo scorso anno con il V2 la casa cinese aveva fissato un nuovo standard, con questa generazione si sono spinti ancora oltre limando frazioni di millimetro dove possibile, come nel meccanismo della cerniera in acciaio con un sistema a bracci sospesi, o nella back cover, più sottile e resistente grazie all’utilizzo di una speciale fibra di vetro.

Fare uno smartphone così sottile impone poi una serie di sfide progettuali, come la solidità del frame in alluminio, il posizionamento di un lettore di impronte digitali miniaturizzato o il trovare spazio per incastonare una porta USB Type-C. Gli speaker, la batteria, la ricarica wireless, non sarebbe strano apprendere di compromessi su qualche componente, eppure non è così, pur essendo così estremo Honor Magic V3 è molto completo, con un modulo al silicio-carbonio da 5100 mAh, ricarica wireless a 50 Watt e una sensazione di solidità che raramente si riscontra in un pieghevole.

Ma la domanda sorge spontanea, perché tutto questo? Perché immettere così tante energie nel creare uno smartphone pieghevole così sottile? La risposta ci è apparsa chiara dopo un paio di giorni di utilizzo del Magic V3: è un pieghevole che funziona perfettamente da chiuso, anzi, è un pieghevole che da chiuso si usa esattamente come uno smartphone tradizionale, la sensazione è proprio quella ed è un cambio di prospettiva importante, perché lo schermo interno si sfrutterà solo quando è necessario e l’aprire lo smartphone non sarà più un gesto “obbligato” ma un extra piacevole di cui poter approfittare in casi particolari. Merito dello spessore senza dubbio che non è distante da un S24 Ultra, un Pixel 9 Pro o un iPhone 15 Pro Max, ma anche del peso contenuto a 226 grammi, praticamente lo stesso degli illustri nomi citati poc’anzi.

Display

I display sono due, quello esterno è un OLED LTPO a 120 Hz con diagonale da 6,43″ e risoluzione 2376 x 1060 pixel. Si tratta di un display paragonabile a quello montato su Honor Magic 6 Pro, con luminosità di picco di 1600 nits e protezione Nano Crystal che lo rende resistente ai graffi e alle cadute, con un grado addirittura superiore a quello dei migliori Gorilla Glass.

Il display interno è invece da 7,2″ con risoluzione 2344 x 2556 pixel, LTPO anche in questo caso con refresh rate fino a 120 Hz. La luminosità di picco arriva a 1600 nits, mentre la protezione più esterna è realizzata in gel di silicone, per garantire grande resistenza agli urti e la flessibilità necessaria per resistere ad oltre 500 mila pieghe. La piega c’è, si vede controluce ma sotto i polpastrelli è appena percettibile ed è molto ampia, risultando così quasi invisibile quando il display è acceso. Il nuovo materiale della protezione del display ci è piaciuto perché riesce almeno parzialmente a mascherare quel senso di “plasticoso” tipico dei pieghevoli, la superficie appare più liscia e compatta, con un colore molto scuro che assomiglia molto a quello degli schermi in vetro.

Come da tradizione Honor è stato riservata molta attenzione alla salute dell’occhio, oltre al solito set di opzioni per diminuire l’emissione di luce blu, troviamo qui una speciale funzione che punta a ridurre la fastidiosa miopia transitoria indotta dall’uso prolungato di display a distanza ravvicinata. Lo smartphone riesce a simulare l’effetto delle lenti da defocus, che agiscono sul sistema oculare per evitare l’allungamento assiale, lo fa inducendo una sfocatura controllata ai margini del campo visivo, regolandosi automaticamente in base alla luce ambientale e al tempo di utilizzo del display. Difficile confermare in pochi giorni quanto questa novità sia efficace, da Honor però assicurano che diversi test scientifici hanno provato senza dubbio l’efficacia nel ridurre la miopia da affaticamento.

Quello che possiamo dirvi per certo è che utilizzando il display del V3 nelle ore notturne si ha immediatamente la sensazione di minor fatica, molto probabilmente anche grazie al PWM Dimming a 4320 Hz per lo schermo esterno e 3840 Hz per quello interno.

Hardware e prestazioni

Come già evidenziato in precedenza, Magic V3 è un device completo a livello hardware, un vero top di gamma senza rinunce di alcun tipo, a partire dal SoC Qualcomm Snapdragon 8 Gen 3, coadiuvato da 12 GB di RAM LPDDR5 e 512 GB di memoria interna UFS 4.0 nell’unico taglio previsto.

Il Gen 3 è un processore potentissimo e “focoso”, scalda quando viene messo sotto stress ma le prestazioni non risentono praticamente di throttling termico, se non dopo circa 20 minuti di gioco con titoli impegnativi. Ecco, qui forse è l’unico punto in cui emerge il compromesso costruttivo, perché la dissipazione non è certo a livello di un Magic 6, per ovvie questioni di spazio. Non è un dramma, anzi, se non lo mettete appositamente sotto stress o non siete giocatori incalliti difficilmente potrete notare qualunque lag o indecisione.

Piattaforma hardware di ultima generazione significa anche connettività di primissimo livello con WiFi 7, Bluetooth 5.3, NFC, GPS a doppia frequenza e porta USB Type-C 3.1 con uscita video. La ricezione è ottima, sono supportate due nano SIM fisiche e una eSIM, bene anche il comfort in chiamata con uno speaker molto chiaro e microfoni che fanno egregiamente il loro lavoro, ok anche in vivavoce con due speaker insospettabilmente potenti e corposi.

Funzionalità

Honor Magic V3 arriva con Android 14 a bordo e Magic OS 8.0.1, lo smartphone verrà supportato per anni di aggiornamento del sistema operativo e 5 anni per le patch di sicurezza. Con questo nuovo device debuttano alcune nuove funzionalità di AI in collaborazione con Google che aggiungono quel quid in più che ancora mancava all’esperienza di utilizzo di Honor.

La traduzione faccia a faccia sfrutta il doppio schermo (interno ed esterno) per avere un’interfaccia video che media un dialogo in lingua straniera. Sullo schermo esterno che visualizza il nostro interlocutore comparirà una traduzione testuale di ciò che noi diciamo, allo stesso modo dalla nostra parte comparirà la trascrizione tradotta delle parole dell’interlocutore. All’inizio sembra un po’ macchinoso ma il riconoscimento vocale funziona bene e le traduzioni sono sufficienti per capirsi anche in una lingua sconosciuta.  Magic Eraser è una penna magica che elimina elementi indesiderati dalle foto, è un po’ lenta ma funziona benissimo. Infine troviamo anche la trascrizione e traduzione delle note vocali, con anche il riconoscimento automatico di più interlocutori.

Su un pieghevole di questo tipo si apprezzano le funzionalità di multitasking che per la Magic UI sono molte e a volte un po’ complesse ma aiutano a sfruttare l’ampio display, In generale, già da qualche mese la UI di Honor si è messa nella direzione giusta, migliorando quella che è l’esperienza globale, anche se rispetto ad altri software ci accorgiamo spesso di qualche opzione un po’ nascosta, tanti tutorial che compaiono qua e là che spiegano le gesture o i movimenti da provare, a testimonianza di una intuitività non ideale e di un utilizzo macchinoso di molte funzionalità.

Batteria e autonomia

Magic V3 mette in campo una batteria al silicio-carbonio di terza generazione da 5150 mAh, un modulo molto capiente nonostante lo spazio contenutissimo a disposizione (pensate che è spessa solo 2,6 mm compreso l’involucro). Grazie alla particolare tecnologia di Honor si riescono a raggiungere densità superiori, tutto a vantaggio dell’autonomia. Mediamente si riesce a portare a termine una giornata di stress con circa il 20% di energia residua, non è un’autonomia prodigiosa e probabilmente c’è ancora qualcosa da limare lato software perché le potenzialità per qualcosa in più ci sono, comunque non ci si può certo lamentare.

La ricarica avviene a 66 Watt con cavo e 50 Watt wireless, l’alimentatore va acquistato a parte ma se lo fate contestualmente all’acquisto dello smartphone vi costerà solo 1,90 Euro e 32,90 Euro per la base wireless, ne vale sicuramente la pena.

Fotocamera

Honor Magic V3 ci propone 3 fotocamere posteriori e due selfie cam, una interna ed una esterna. La fotocamera principale condivide il sensore con Honor 200 Pro, il Sony IMX 906 da 50 MP abbinato ad un’ottica con apertura F/1.6. Troviamo poi una ultrawide da 40 MP e un teleobiettivo periscopico con ingrandimento 3,5x da 50 MP con OIS, anche in questo caso una vecchia conoscenza, già presente su Magic 5 Pro.

La qualità fotografica è più che convincente, siamo ai livelli dei migliori top di gamma con principale e teleobiettivo, ultrawide leggermente sotto come anche le due fotocamere anteriori. In particolare ci è piaciuta l’elaborazione software, che a partire dagli Honor 200 ha ricevuto un impostante miglioramento. Ottimi i colori e foto ben bilanciate tra dettaglio e gestione del rumore, molto belli anche i ritratti con i profili colore Harcourt.

I selfie non sono il top ma qui torna utile il doppio schermo perché è comodamente utilizzabile la fotocamera posteriore anche per i selfie, con l’anteprima di scatto che viene visualizzata sullo schermo esterno.

Infine i video, convincenti su tutta la linea e particolarmente ben stabilizzati. Si arriva al 4K a 60 fps e anche qui, per chi desidera registrare vlog, si può sfruttare la fotocamera principale per una qualità impossibile da ottenere da una classica fotocamera frontale.

In conclusione

Concludiamo la recensione di Honor Magic V3 arrivando ai prezzi: 1999 Euro di listino nell’unico taglio di memoria previsto da 512 GB. Fino al 15 settembre, tuttavia, sarà attivo uno sconto di 300 Euro con cui potrete portarlo a casa a 1699 Euro. I più attenti avranno probabilmente scaricato il codice sconto di 200 Euro valido fino al 4 settembre per alcuni negozi della grande distribuzione, riuscendo così a cumulare ben 500 Euro di sconto.

Honor Magic V3 è stupisce per la miniaturizzazione, per il suo design estremo ma convince soprattutto per la concretezza e qualità che ha dimostrato nella vita di tutti i giorni. Complimenti alla casa cinese, coraggiosa e capace di mettere insieme un prodotto veramente straordinario.

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