Apple, batteria più semplice da sostituire già con gli iPhone 16

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Apple avrebbe “in canna” una novità per gli iPhone che sarà invisibile finché non servirà intervenire sulla batteria. Si tratta di una nuova tecnologia che promette di semplificarne la rimozione, quindi di migliorare la riparabilità degli iPhone. La batteria di qualsiasi dispositivo elettronico ha una “data di scadenza” che tuttavia nessuno conosce: l’unica certezza è che prima o poi la si dovrà sostituire. Dunque investire per rendere l’operazione più semplice ha perfettamente senso, sia dal punto di vista dell’utente che vuole cimentarsi nell’operazione, sia da quello dell’assistenza ufficiale per la quale tempi inferiori equivalgono a costi inferiori.

È quello che avrebbe fatto Apple secondo le informazioni raccolte da The Information. Normalmente la batteria viene mantenuta in posizione all’interno dello smartphone con delle strisce adesive, a volte anche piuttosto tenaci. Nel momento in cui la si deve sostituire l’adesivo va rimosso, e nonostante spesso e volentieri ci siano delle linguette per semplificare la rimozione dell’adesivo (tra quelli che fanno eccezione c’è Motorola Edge 50 Pro), delle volte queste si spezzano prima di assolvere il loro compito e l’operazione rimane comunque complessa.


Quando le linguette che semplificano la rimozione dell’adesivo si rompono o proprio non ci sono (come nel caso di Edge 50 Pro, in foto), bisogna usare dell’alcol isopropilico per indebolirlo

Ecco, secondo il rumor già con uno degli iPhone 16 (e il “favorito” è il Pro Max), Apple potrebbe mettere alla prova una soluzione per sveltire il tutto. Se si dimostrasse valida, potrebbe diventare lo standard per l’intera gamma iPhone 17. La chiamano “electrically-induced adhesive debonding”, cioè una tecnologia in base alla quale la batteria verrebbe “incapsulata nel metallo piuttosto che in un foglio”. In questo modo, applicando una piccola corrente, la batteria può essere disaccoppiata dal telaio con estrema rapidità e senza sforzo, nulla a che vedere con la fatica necessaria oggi.

L’unico problema della novità, se vogliamo, è che per applicare la corrente in grado di mettere ko l’adesivo, ammesso che non sia necessario uno strumento apposito che un comune appassionato non possiede, potrebbero comunque servire delle competenze che metterebbero fuori gioco la sostituzione fai da te, o per lo meno la renderebbero più complessa di quanto non sia adesso. Però allo stato attuale abbiamo così pochi dettagli che mancano le basi per formulare anche delle semplici ipotesi.

POTREBBE BASTARE UN COMUNE CARICABATTERIE



L’indiscrezione comunque è strettamente legata a un’altra che era arrivata a maggio grazie a Ming-Chi Kuo. Il noto analista spiegò che la batteria di iPhone 16 Pro Max potrebbe essere rivestita in acciaio, e che a partire dall’anno successivo la novità avrebbe potuto riguardare tutti gli iPhone. La custodia in acciaio, si disse, “potrebbe anche facilitare la rimozione della batteria, aspetto importante per conformarsi ai futuri requisiti di riciclabilità voluti dell’Unione Europea, che di fatto è ciò che afferma il rumor odierno.

Pronto a festeggiare Kyle Wiens, il CEO di iFixit:

Mi piacerebbe se Apple innovasse anche sul fronte della riparabilità. La colla è ciò che azzoppa la riparabilità dei dispositivi moderni, qualsiasi strategia che aiuti è la benvenuta.

Secondo Wiens la corrente necessaria a indebolire l’adesivo di cui si parlava sopra potrebbe tranquillamente essere fornita da un comune caricabatterie. Il che renderebbe il processo alla portata di tutti per reperibilità dello strumento e sicurezza dell’operazione. Speriamo abbiano tutti ragione.

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