Il caldo che sta colpendo l’Europa in questi giorni è senza precedenti, e questa volta non sono solo i termometri a testimoniarlo. Il 29 giugno 2025, il satellite europeo Copernicus Sentinel-3 ha rilevato temperature estreme del suolo in diverse aree dell’Europa meridionale, con picchi di 54°C a Siviglia e 49°C a Foggia.
Non si tratta di semplici valori dell’aria: il satellite ha misurato il calore accumulato dalla terra, offrendo una visione ancora più drammatica della situazione climatica.
️ I dati dal satellite Copernicus
Il satellite Sentinel-3 della missione europea Copernicus è dotato di un radiometro avanzato che misura la temperatura superficiale di mari e terre. A differenza delle classiche stazioni meteorologiche che rilevano la temperatura dell’aria, questo sistema misura direttamente l’energia termica irradiata dal suolo.
I risultati?
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Siviglia: 54°C sulla superficie terrestre
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Saragozza: 47°C
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Madrid: 45°C
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Foggia: 49°C
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Roma: 45°C
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Mar Tirreno: 28°C in superficie marina, sopra la media stagionale
☀️ Lo scudo di calore che intrappola l’Europa
Il fenomeno che causa questo caldo estremo è noto come “heat dome” (cupola di calore): una massa di alta pressione che blocca la dispersione del calore, intrappolando aria calda e secca per giorni o settimane.
L’ESA (Agenzia Spaziale Europea) spiega che questo scudo si è posizionato sull’Europa occidentale, attirando ulteriore aria calda dal Nord Africa. Il risultato? Temperature da record assoluto su tutta l’area mediterranea, terra e mare inclusi.
L’impatto in Italia
Anche il nostro Paese è coinvolto. Le zone più colpite:
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Foggia: 49°C (superficie)
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Roma: 45°C
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Sardegna e Sicilia: attese punte di 40°C nei prossimi giorni
Anche il mare, solitamente alleato nel mitigare il clima, è eccezionalmente caldo: il Mar Tirreno ha toccato i 28°C, un valore anomalo per inizio luglio.
️ Quando finisce il caldo?
Secondo le previsioni:
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Sabato 6 luglio: atteso crollo termico al Nord con possibilità di grandinate
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Al Sud, invece, caldo persistente fino a metà mese
Clima fuori controllo?
La combinazione di dati satellitari e temperature al suolo suggerisce un chiaro messaggio: il clima europeo sta entrando in una fase estrema e instabile. Fenomeni come l’“heat dome” saranno sempre più frequenti e intensi se non si interviene sulle cause globali del riscaldamento.