I peggiori ribassi
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Progressivamente, in venti anni di esistenza, i valori di mercato sono materia che anche i calciatori hanno imparato a maneggiare, anche controvoglia, vedi le croci (leggasi ribasso) che alcuni sono costretti a sorreggere dopo un qualsiasi aggiornamento. È toccata a Rafael Leão nella recente ripassata d’autunno alla Serie A (da 90 agli attuali 75 milioni di euro), la terza caduta da quando veste la casacca del Milan, se ci eccettua il taglio forzato, inflitto a tutti i calciatori (dal 10 al 20%), all’inizio dell’epidemia da Covid. Decisione (qui il resoconto di quel momento) che influenzerà i valori di mercato del 2020 e la seguente gallery.
Per fortuna l’esempio del portoghese ha pochi paragoni in Italia, mai andato oltre i -25 milioni di euro sottratti a Christian Eriksen nel 2021 e sempre per motivazioni non di campo (dopo il malore a Euro 2020 non ottenne l’idoneità dal CONI e arrivò alla rescissione con l’Inter).
Idem per il recente caso di Raphaël Varane, che si è visto azzerato il suo valore di 20 milioni di euro, una volta deciso di lasciare il Como e con esso il calcio.
Siamo lontani da downgrade visti in Champions o ne LaLiga, con il Barcellona, particolarmente coinvolto al di là del talento del soggetto in perdita. I blaugrana sono passati dal dover rinunciare ai 20 di Jordi Alba (2019), di Sergi Roberto (2020) e di Ansu Fati (2021) ai 40 di Philippe Coutinho (2019), con quest’ultimo secondo solo a Mason Greenwood ai tempi del Manchester United. Correva l’anno 2022 e l’allora ventenne inglese finì nell’occhio del ciclone per violenza domestica e per tal motivo messo fuori squadra dai Red Devils. Ciò portò all’azzeramento della valutazione poi risalita giocando per il Getafe e l’Olympique Marsiglia, salendo lo scorso ottobre a 35 Mio. €. Perché campo e valori di mercato offrono a tutti una seconda possibilità.