A margine della presentazione del Third Kit 2025/26 dell’Udinese alla Milano Fashion Week, Gokhan Inler, responsabile dell’area tecnica dei bianconeri, è intervenuto ai microfoni di TuttoUdinese.it: “Mi piace, ricordo di aver indossato una simile in Coppa Uefa, abbiamo avuto delle belle esperienze. Questa però è più elegante, più giovane, l’oro penso sia il colore giusto per far brillare i talenti che abbiamo in squadra”.
Kristensen è migliorato tanto. Quest’anno è una certezza.
“Ha già fatto esperienza in Serie A con alti e bassi anche a causa di infortuni. Quest’anno gli abbiamo affidato un ruolo nuovo sia in campo che fuori come leader e sta crescendo: ciò gli da stabilità. Mi sembra molto focalizzato sul capire come ci si comporta e a breve sono sicuro che si conquisterà anche un posto nella nazionale maggiore. Stiamo guardando con attenzione il suo percorso e lui è consapevole che deve dimostrare qualcosa ogni partita. Per me può fare un bel salto di qualità”.
La sorpresa invece è Atta.
“È un bravissimo ragazzo, vive per il calcio e ogni giorno si pone come obiettivo quello di migliorare. Quest’anno è diventato anche il punto di riferimento di compagni più giovani come Gueye e Camara: gli ho dato personalmente il compito di essere un leader per i giovani perché è un esempio. Ha una qualità che è difficile da trovare nei giocatori, che è quella di ascoltare e poi trasmettere subito sul campo: ciò ha velocizzato il suo percorso nell’Udinese”.
In estate avete scommesso su Miller.
“Pur essendo molto giovane ha già giocato molte partite in carriera. Non è facile cambiare paese, cultura, ma penso che abbia già dimostrato di poter fare concorrenza ai titolari e questo li motiva creando un ambiente sano. Sono contento di lui, ha le qualità per fare un ottimo percorso”.
Quali sono gli obiettivi stagionali?
“Ognuno di noi vuole alzare il livello questa stagione, forti dell’esperienza della scorsa annata. Ho cercato di diffondere la mentalità dell’Udinese fin da subito ai nuovi giocatori, anche questo aspetto ci aiuta a lavorare seriamente. Voglio che i ragazzi si divertano e diano il massimo in campo”