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Stagione 2024/25

©TM/IMAGO
Le difficoltà generati dai calendari intasati hanno stimolato numerosi club ad attingere con maggiore frequenza dai propri serbatoi, avvicinando sempre più giovani alla prima squadra. Quella che può sembrare un’inversione di tendenza rispetto al passato è, ad un’analisi più profonda, solo una contingenza del momento attuale del calcio, europeo in primis.
In sintesi: lo spazio reale per gli U19 è piuttosto esiguo. In stagione, considerando tutte le competizioni organizzate dalla UEFA, sono stati 94 i ragazzi che hanno giocato almeno 180 minuti, l’equivalente di due gare. Spoiler: nessuno di questi è italiano. Spoiler 2: sebbene il numero di 19enni (o meno) utilizzati da club italiani è altro (34), il totale è inferiore a quello dei corrispettivi di Premier League, Bundesliga, LaLiga e Ligue 1 ma anche di altri 13 campionati sulla carta minori.

Coppe europee: club con più U19 schierati
La particolarità è che la società ad aver schierato più U19 per minutaggio totale è allenata da un italiano. Parliamo, ovviamente, dell’Ajax di Francesco Farioli, uscita dall’Europa League agli ottavi. Più del doppio del Barcellona, forte dei gioielli usciti da La Masia, in primis Lamine Yamal e Pau Cubarsí. In top 10 l’altra big giovane di Champions League, il PSG, mentre la prima traccia tricolore è visibile solo in 23ª posizione, occupata dalla Juventus.

U19 con più minuti in Europa
I bianconeri hanno scommesso e creduto in Kenan Yildiz, uno dei due pupilli mandati in campo da Thiago Motta prima dell’eliminazione ai play-off. Il turco ha ripagato con un gol (al PSV) e un assist (contro il Man City), gli unici registrati da un club della Serie A in Europa in stagione per la categoria U19 (19enni o più piccoli al momento della gara, nda).

In totale i minuti del numero 10 bianconero sono stati 669, più di Warren Zaire-Emery e Désiré Doué, che proveranno ad avvicinarsi nei prossimi impegni di coppa, ma non di Lamine Yamal e di Geovany Quenda, fra i più chiacchierati del momento, e dell’ex-Milan Jan-Carlo Simić. Felice la scelta del serbo, passato all’Anderlecht per avere un ruolo più centrale nel calcio dei grandi. Del resto, la formula vincente è sempre la stessa: qualità importanti riscontrabili nel calciatore, fiducia e coraggio da parte dei tecnici. Quel mix che ha portato Farioli ha far di Jorrel Hato un elemento chiave dei Lancieri.
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