Man City, podio a portata
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La Juventus ha rotto gli indugi e con un coup de théâtre ha prima messo alla porta Danilo (risoluzione vicina e calamita Napoli attivata) e poi si è gettata su Alberto Costa offrendo, fra parte fissa e bonus, 15 milioni di euro. Contento il Vitória Guimarães, che sottoscrive la seconda cessione migliore della sua storia (qui la statistica) dopo quella di Tapsoba al Leverkusen e incassa tanto in proporzione al valore di mercato di inizio dicembre (€1M), meno lo Sporting Lisbona, che aveva individuato nel portoghese il sostituto ideal per Iván Fresneda, promesso al Como e anch’egli a bocca asciutta.
Più che il domino di calciatori mancato, ciò che sorprende dell’operazione è l’investimento, fra i più alti dei bianconeri a metà stagione per un difensore e destinato a portare la Juventus fra le 15 società ad aver speso la maggior somma di denaro per la difesa nella storia del calciomercato invernale.
Anche solo con la parte fissa stimata dai media per la stretta di mano definitiva (12,5 milioni di euro), il terzino spingerebbe la Vecchia Signora una manciata di spicciolo sopra al Napoli, oggi fermo ad un esborso di 53,3 milioni di euro e 33 innesti. Conte aspetta il 34° ma probabilmente non ci sarà altro denaro in ballo, salvo un cambio di programma nella ristrutturazione della rosa successiva alla cessione di Kvaratskhelia.
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La Juventus potrebbe sfiorare inizialmente i 54 Mio. € (53,98 per l’esattezza), si metterebbe alle spalle pure l’Atalanta (47,7 Mio. € per 30 acquisti) ma non sarebbe né in top10, né a capo della delegazione della Serie A, compito che oggi spetta di diritto al Milan. L’arrivo ipotetico di Kyle Walker non cambierebbe il destino dei Rossoneri ma centrerebbe con quello del Manchester City, chiaramente alla ricerca di un volto nuovo.
Via la vecchia guarda, dentro forze fresche. E cifre improponibili in quasi tutto il resto del mondo. Con 40 milioni per Khusanov e 35 per Vitor Reis (più altri 15 di eventuali bonus) il colosso inglese farebbe la voce grossa in mezzo agli altri connazionali, arrivando solo con queste operazioni quasi a pareggiare le spese dello specifico reparto fatti in tutti i precedenti inverni della sua storia.