SPAL destinata a morire? La nuova proprietà argentina preferisce ‘Ferrara Calcio” –

Presentati il Direttore Sportivo Mirco Antenucci e l’allenatore Stefano Di Benedetto, ecco che in casa SPAL iniziano a esserci le prime novità, dopo la disastrata gestione di Joe Tacopina che ha portato al fallimento del club e alla ripartenza dall’Eccellenza. Ripartenza che è stata resa possibile da una proprietà argentina, che ha stravolto però anche quella che è, per così dire, la “naturale storia” del club estense.

Sta infatti facendo molto discutere il nuovo logo e la nuova denominazione, scelte, come riferisce lospallino.com, senza appoggiarsi a risorse locali ferraresi, che avevano formulato delle proposte: più che l”Ars et Labor’ la nuova società vorrebbe enfatizzare il ‘Ferrara Calcio’, parole che per altro compaiono a caratteri cubitali anche nel nuovo stemma e sul sito internet ufficiale attualmente in costruzione. Ovviamente per il momento non è possibile utilizzare il vecchio logo, e le vicende legali che riguardano la vecchia SPAL (Società Polisportiva Ars et Labor), ora in liquidazione, impongono di utilizzare un nome diverso da quello almeno nelle comunicazioni ufficiali.

E in merito al tutto, questo il comunicato:

“Nel solco della ripartenza e di una rinnovata visione sportiva e gestionale, Ferrara Calcio Ars et Labor presenta oggi il nuovo simbolo che accompagnerà la squadra nella stagione 2025/26. Il nuovo logo nasce dall’intento di costruire un’immagine che sappia coniugare il desiderio di guardare avanti con il rispetto profondo per ciò che Ferrara rappresenta. L’obiettivo è comunicare appartenenza, in un momento dove guardare al futuro con entusiasmo è l’unico modo per restare in continuità con il passato glorioso di Ferrara ed il suo calcio. La scritta ‘Ferrara Calcio’ campeggia in alto, quasi a voler restituire centralità alla città e alla sua gente. Sotto ‘Ars et Labor’, motto storico che nessun cambio societario potrà mai cancellare. Al centro lo scudo, un chiaro omaggio ai simboli della città, racchiuso tra le strisce biancazzurre che ci accompagnano da generazioni. In basso, il 1907, data di fondazione del calcio ferrarese, a ribadire che questa storia non è iniziata oggi, ma oggi si rinnova. Sappiamo che ogni ferrarese porta nel cuore forme, colori e scritte che fanno parte della propria memoria. Questo stemma vuole rappresentare un luogo simbolico e di transizione, un passaggio obbligato in un momento di ricostruzione. L’auspicio — condiviso — è che possa aprire la strada a un ritorno, maturo e consapevole, verso quello che tutti conosciamo, riconosciamo e sentiamo nostro. Non è un punto d’arrivo, ma un passo in avanti. Un ponte tra ciò che siamo stati e ciò che vogliamo tornare a essere. Una nuova storia…”.

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