I Big della categoria
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La carriera di Mario Balotelli ha sempre seguito una traiettoria inusuale, figlia di un talento tanto limpido quanto parzialmente inespresso e di un carattere poco incline al rispetto di un confine dato, se non forzato. Forse anche per questo, dopo aver contribuito ai successi di Inter e Manchester City, ha vagato in maniera disordinata nelle periferie d’Europa fino al ritorno in Italia, al Genoa. Venti minuti in rossoblu, due ammonizioni e poi di nuovo oblio, con la variante decisiva della nomina di Patrick Vieira come nuovo tecnico, uno con cui non aveva intessuto un rapporto idilliaco ai tempi del Nizza.
Fatto sta che l’azzurro si ritrova al punto di partenza: ridisegnare il proprio cammino di calciatore. E ancora una volta la scelta potrebbe essere fuori dagli schemi: la Sicilia, terra in cui è nato 34 anni fa, Trapani e la Serie C. L’idea è venuta ad Ezio Capuano, un’altra figura originale del football italiano, e a Valerio Antonini, ambizioso patron del club granata. Una mossa promozionale per categoria, disavvezzata a certi profili, benché abbia accolto negli anni passati campioni al tramonto e giovani già indirizzati verso la gloria. Per dirne una, Balotelli sarebbe l’ottavo più prezioso in carriera fra quelli passati dal terzo livello nostrano.
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I più preziosi in carriera visti in Serie C
Il fatto curioso è che Super Mario, in C, c’è già stato nel lontano 2006 quando assaggiò il mondo del professionismo con la maglia del Lumezzane. Due gare, una delle quali proprio contro il “suo” Genoa. Da lì in poi, l’Inter, il Triplete, il trasferimento in Premier, i gol ad Euro 2012 e il record personale di valore di mercato: 32 milioni di euro. Un abisso rispetto al mezzo milione odierno, il più basso in carriera.
Mercato | ||||||||||
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M. Balotelli | ||||||||||
Punta centrale | ||||||||||
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Meglio di lui hanno fatto altri top player azzurri, in primis quel Marco Verratti che ha portato la luce al Pescara prima di inquadrare la struttura della Torre Eiffel e dello Stadio dei Principi di Parigi. È lui, con Lorenzo Insigne, suo compagno al Delfino ma in B, il più prezioso in carriera mai visto in Serie C. Il napoletano ha ottenuto questo privilegio giocando con Cavese e Foggia, con le quali ha messo a segno 19 reti. Un bottino inferiore a quello di Luca Toni (24 fra Modena, Fiorenzuola e Lodigiani), divenuto campione del mondo con l’Italia nel 2006. Idem Cristian Zaccardo (Spezia), Marco Amelia (Livorno), Vincenzo Iaquinta (Castel di Sangro), Simone Barone (Padova), Filippo Inzaghi (Leffe), Gianluca Zambrotta (Como), Massimo Oddo (Fiorenzuola, Lecco, Prato e Monza), Andrea Barzagli (Ascoli più due stagione in C2 con il Rondinella Impruneta), Fabio Grosso (in C2 con il Chieti) e Marco Materazzi, quest’ultimo al Carpi e proprio al Trapani che oggi sogna Balotelli.
Serie C: i più preziosi visti nelle squadre U23
Capitolo a parte merita Kenan Yildiz, troppo talentuoso per restare con la Juventus Next Gen, i simboli della rivoluzione della categoria. Con l’inserimento delle squadre B nel campionato, è diventato più semplice ammirare sui campi meno celebri del Paese ragazzi adatti al doppio salto di classe. Insieme al turco, hanno usato la scuola bianconera per auto-lanciarsi nel calcio che conta, da Matias Soulé a Nicola Savona e Samuel Mbangula.
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E sarebbe sicuramente affascinante vedere Balotelli confrontarsi proprio contro i bianconeri nel girone C, mentre in quello B si sta facendo le ossa Francesco Camarda. Futuro, come il nome del suo Milan. Il passato è già scritto e fra le sue firme ha anche quello di un attuale over nato a Palermo, sbocciato in Lombardia ma con il piano di tornare al Sud dopo aver visto il Vecchio Continente da svariati punti d’osservazione, privilegiati e non.