Serie A: cessioni estere, valori di mercato, rendimento

Dall’estate 2023 

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Controllare i propri ex? Sicuramente qualcosa di tossico nella vita di tutti i giorni, e probabilmente anche nel calcio non è la giusta prospettiva dalla quale guardare le cose, specie se si è addetti ai lavori. Tuttavia, guardare l’operato degli calciatori ceduti dà un bilancio parziale sull’operato degli uomini mercato e non, tra valorizzazioni e pericoli scampati.

Ex Serie A: i top

Alcuni calciatori sono stati valorizzati in Italia, ma le big del Belpaese sono state poco leste o poco interessate a investire su di essi. È il caso di Morten Hjulmand, ceduto dal Lecce quando il valore era intorno ai 15 Mio. €, ora ne vale esattamente il triplo, seduto sul podio dei più preziosi della Liga Portugal. Un altro centrocampista che ha trovato una valorizzazione importante altrove è Jerdy Schouten, sbocciato nei Paesi Bassi, passando da 12 a 35 Mio. €, per poi chiudere il 2024 sui 32.

Si respira aria buona anche in Inghilterra come dimostra chi ora è di casa a Londra. Uno è Guglielmo Vicario, “scartato” dai top team italiano e finito al Tottenham, grazie al quale è andato oltre il raddoppio di VdM (da 16 a 35 Mio. €), diventando uno dei portieri più preziosi al mondo. L’altro è Radu Drăgușin finito anch’egli agli Spurs. L’affare lo ha fatto salire di 5 Mio. €, non trovando, tuttavia, successivi up.

Con lui anche altri centrali emigrati altrove, come un rinnovato Nikola Milenkovic (+10, VdM: 25 Mio. €) e quel Wilfried Singo che il cuore della difesa lo ha trovato al Monaco (+13, VdM: 25 Mio. €) dov’è di base l’ex-Juve Denis Zakaria (+10, VdM: 30 Mio. €). Interessanti pure le esplosioni di Emmanuel Latte Lath, passato da soli 1,5 Mio. € di valore agli attuali 10, grazie anche ai 27 gol e 3 assist in 62 gare col la casacca del Middlesbrough, e di Mattia Zanotti (+3, VdM: 7 Mio. €), ex primavera dell’Inter, che azzanna frutti prosperi in quel di Lugano.

Ex Serie A: i flop

L’altro lato della medaglia mette dietro la lavagna diversi calciatori. Restando in casa Inter, Milan Skriniar è partito con un valore di 50 Mio. € (avendo raggiunto in precedenza i 65), ma attualmente è quotato 15 Mio. €, meno di un terzo. D’altronde il ruolino quest’anno parla chiaro: 381 minuti per lui col PSG e un cartello “Vendesi” sulle spalle. Con lui sono scesi anche Robin Gosens (-7, VdM: 8 Mio. €), dopo un anno tornato in Italia, e Marcelo Brozovic (-13, VdM: 12 Mio. €), nel suo esilio dorato in Arabia Saudita con Sergej Milinkovic-Savic (-20, VdM: 20 Mio. €). Down anche per Sandro Tonali (-22, VdM: 38 Mio. €), sebbene il ribasso sia principalmente da imputare al caso scommesse.

Problemi di forma e di minutaggio anche per Federico Chiesa, approdato ad Anfield alla chiusura della scorsa sessione estiva. Il ritardo di condizione e il meccanismo perfetto del Liverpool gli valgono una manciata di minuti che ne influenzano il valore (-13, VdM: 22 Mio. €). Problemi di minuti e di gol anche per Rasmus Højlund e Joshua Zirkzee, arrivati a Manchester a distanza di un anno per contendersi il posto, ma accomunati solo dai risultati deludenti. Il primo in realtà è salito sulla spinta del costo dell’operazione, ma con l’ultimo update sta invertendo la tendenza (-5 a 60 Mio. €, +15 dall’estate 2023) visti i soli 2 gol in campionato (più 5 in Europa League). Il secondo dopo il trasferimento della scorsa estate e soli 3 gol in Premier è già tornato a 42 Mio. € di valore (-8 Mio. €). Testa bassa ma coda dell’occhio che punta all’Italia. Qualche club di Serie A saprà aprirgli una visuale migliore e rinverdirne i fasti? Parola al mercato e ai mesi che verranno.