Ronaldo, il fenomeno brasiliano, non le manda a dire. Dalla Trump Tower di New York l’ex Pallone d’Oro ha difeso a spada tratta il nuovo Mondiale per Club 2025, la competizione rinnovata dalla FIFA e ampliata in formato XXL. Nel mirino del brasiliano le voci critiche che hanno bollato il torneo come un “fiasco totale”, auspicandone la fine. Il primo bersaglio eccellente è stato Javier Tebas, presidente della Liga spagnola, reo di aver espresso giudizi molto negativi sulla manifestazione. Per Ronaldo, la posizione di Tebas è “retrograda” e il Mondiale per Club rappresenta invece una nuova era per il calcio di club, più globale e inclusiva.
L’altro “nemico” di Ronaldo è Jürgen Klopp. L’ex tecnico del Liverpool, noto per le sue critiche al calendario troppo fitto e alla logica commerciale di questi tornei, aveva messo in discussione il valore sportivo del Mondiale per Club. Ma per il “Fenomeno”, il tedesco ha perso il punto, non cogliendo l’essenza della competizione.
Al di là delle frecciatine, Ronaldo ha voluto lanciare un messaggio più profondo: la necessità di un calcio diverso. Un calcio più inclusivo, accessibile e, soprattutto, più vicino ai suoi veri protagonisti: i tifosi. Pur riconoscendo che la perfezione non esiste, il brasiliano ha abbracciato la direzione intrapresa dalla FIFA. “Cercheremo di migliorare, ovviamente. Sono felice di vedere la gente felice, perché il calcio è per i tifosi, e credo che questo Mondiale per Club abbia rappresentato proprio questo”, ha dichiarato.