Prestiti out

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Non solo le Under 23, anche perché in Italia ne esistono a malapena tre, ma pure i prestiti sono ottime opzioni per piazzare esuberi e per fare crescere i propri calciatori, per poi lanciarli in prima squadra o garantirsi asset sul mercato. Qualunque sia la scelta, quel che importa, soprattutto ai tifosi, è di capire come stiano rendendo i giocatori ceduti a titolo temporaneo. Transfermarkt prova a dare una risposta.
Il rendimento dei giocatori in prestito per club
Non che il successo sia automatico, d’altronde un prestito, visto dal lato opposto, può essere un’occasione per dare maggiore profondità alla rosa a costi contenuti, per cui non sempre ci sono le garanzie che l’esperienza sia positiva. Dopotutto, perché far crescere “prodotti” della concorrenza invece dei propri? In Serie A, non poche volte si è ragionato così.

E quindi serve un do ut des. In pratica anche i giocatori ci devono mettere del loro. Lo sanno bene all’Atalanta, che come potete vedere in grafica accumula più minuti in prestito collettivamente di tutti; lo sanno bene tre calciatori empolesi alla sfida Milan in questo sabato di fine novembre, con Devis Vásquez e Lorenzo Colombo chiamati a fare male alla propria casa madre, e Sebastiano Esposito che invece sente gli echi dei Derby del passato, anche se di fatto l’Inter è ancora proprietaria del cartellino dell’attaccante di Castellammare.

A proposito della famiglia Esposito, altro esempio positivo di chi la maglia da titolare ce l’ha cucita addosso è il fratello minore Francesco Pio, l’anno scorso in rodaggio allo Spezia, quest’anno ritornato in Liguria ma come punta di diamante di una squadra passata dalla lotta salvezza alla lotta promozione, con il nerazzurro già a quota 7 gol (senza rigori) e 1 assist ad un’età in cui molti compagni ancora navigano tra primavera e prestiti in terza o quarta divisione. Quantomeno migliora la statistica sulla titolarità dei prestiti dell’Inter, ferma in centro alla lista. Meglio della Juventus, arenata in fondo, bianconeri che, tuttavia, per valorizzare i propri diamanti grezzi ha anche la Next Gen a disposizione.
Il rendimento dei giocatori in prestito: top e flop
Ci sono anche casi limite. Victor Osimhen certo non avrebbe bisogno di un prestito per mettersi in evidenza, sennonché le divergenze di vedute con Aurelio De Laurentiis e un mercato non accomodante nei suoi confronti abbiano reso necessaria una soluzione d’emergenza, altresì chiamata Galatasaray, che intanto si gode i gol del nigeriano.

Quanto all’Italia, bene il giovane Seydou Fini, in prestito nella seconda divisione dei Paesi Bassi, laddove sempre più giovani del nostro campionato decidono di maturare esperienza con buoni risultati. Roberto Piccoli tenta l’ennesimo rilancio in prestito, stavolta nel capoluogo sardo e con discreto profitto finora. Yacine Adli alla Viola ha abbracciato il progetto e forse sta facendo fare qualche pensiero al Milan, considerando il riscatto quasi certo dei gigliati, mentre il prestito di Tammy Abraham non sembra andare perfettamente come previsto, nonostante le opportunità dategli da Paulo Fonseca.