La solidità difensiva è uno dei segreti del Cittadella: appena due gol subiti nelle ultime otto gare. Al centro c’è Alex Redolfi, 31 anni, ex colonna del Mantova, arrivato in estate e subito punto di riferimento.
Lui non si è mai tirato indietro, nemmeno all’inizio, quando le cose non giravano: “Ma quell’inizio difficile ci poteva stare. Eravamo partiti con altre ambizioni, che rimangono tuttora perché siamo convinti del nostro valore… È arrivata un po’ dopo, ma siamo sereni e continuiamo la nostra strada”.
Redolfi elogia il gruppo: “Qui ho trovato un gruppo di bravi ragazzi – ha detto a Il Mattino di Padova – prima ancora che bravi giocatori… Ora dobbiamo aggiungere altri mattoncini, l’allenatore ci chiede di migliorare ancora e ci martella ogni giorno”.
E sulle richieste di Gorini: “Come gruppo, dobbiamo riuscire ad avere, come dice Iori, quel giusto mix di possesso e verticalità… dobbiamo essere bravi a dominare le partite, chiuderle e, solo poi, gestirle. Soltanto così diventi davvero una squadra da vertice. Io? Da me stesso pretendo sempre il massimo”.
La partita che rigiocherebbe? Il derby col Vicenza: “Ora abbiamo più certezze e consapevolezza… Se dovessimo affrontare il Vicenza adesso, credo sarebbe un’altra partita… Se è il loro anno, sarà il loro anno. Ma è lunga fino ad aprile. Noi però pensiamo alla prossima, col Lecco”.
Domenica inizierà un trittico pesante con Brescia e Trento all’orizzonte: “Contro squadre come queste non puoi permetterti rilassamenti, ma, paradossalmente, è più difficile preparare le partite contro le ultime in classifica. Quelle contro le dirette concorrenti si preparano da sole”.


