Site icon visionedigitale.it

Protti: “Quanto affetto dopo la malattia. I tifosi si dimostrano la parte più bella del calcio” –

Il dramma di Igor Protti: "Mi hanno trovato un ospite sgradito. Ce la metterò tutta" -

“Sono molte le persone che nella mia vita hanno dimostrato di volermi bene e mi è sembrato naturale informarle di questa sfida che mi trovo ad affrontare. Ancora una volta i tifosi dimostrano di essere la parte più bella del calcio”. Intervistato da Tuttosport nel giorno del suo 58esimo compleanno Igor Protti ci tiene a ringraziare chi gli ha fatto sentire la propria vicinanza in un momento difficile della sua vita dopo che a giugno gli è stata diagnosticata una neoplasia che nonostante un intervento e diversi cicli di chemioterapia non si è ancora arrestata: “Posso dire che ovunque sono andato ho sempre cercato di dare tutto e credo che questo abbia pesato nella considerazione ricevuta”.

Protti poi ripercorre il suo cammino nel calcio che lo ha visto vincere la classifica dei marcatori in Serie A con il Bari e in Serie B e Serie C con il Livorno oltre che vestire maglie importanti come Lazio e Napoli e giocare le coppe europee. Ma delle tante maglie vestite non ce n’è una che lui preferisca alle altre o a cui sia rimasto più legato. Anche se Livorno gli è rimasta nel cuore: “Posso dire essermi tolto la soddisfazione di mantenere fede a una promessa che avevo fatto a me stesso quando nel 1988 andai alla Virescit, cioè tornare per portare la squadra in Serie B. Beh, non solo siamo tornati in B, ma addirittura in Serie A”.

Livorno che aveva anche ritirato la sua maglia numero 10 prima di fare marcia indietro su richiesta dello stesso Protti che in un primo momento fu ovviamente lusingato ma poi “col tempo mi resi conto che il 10 non è un numero come gli altri. Il 10 è il numero perfetto del calcio” e per questo decise di restituire quella maglia alla città e al club in modo che altri, specialmente i bambini, potessero sognare di vestirla ed emularlo.

Exit mobile version