Top5 campionati
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La notizia è passata ed è finita in primo piano: battendo il Lecce in trasferta con la sua Inter, Simone Inzaghi è stato l’allenatore più rapido, contando il numero di panchine, a raggiungere le 200 vittorie in Serie A. Per l’esattezza con sei partite in meno rispetto a Massimiliano Allegri (332 gare contro 338), il precedente primatista del campionato italiano.
Un risultato eclatante che accosta il piacentino ai grandi tecnici nostrani, sebbene il suo palmares difetti di qualche titolo per risaltare in maniera preponderante come Carlo Ancelotti o Giovanni Trapattoni, altri battuti nel record succitato (rispettivamente 345 e 383 incontri), o i paragoni più prossimi di oggi: José Mourinho, un grande vincente in nerazzurro, ma soprattutto Antonio Conte.
Quest’ultimo è il pomo della discordia fra i tifosi di vecchia data del Biscione, alcuni dei quali ancora legati al grande rivale di stagione, agitandone i sogni, acuendone le paure. Un duello che va oltre lo stile di gioco e di comunicazione. Prendendo i rispettivi percorsi di carriera, e allargando la ricerca alle altre top4 leghe (Premier League, LaLiga, Bundesliga e Ligue 1) il motore del Napoli odierno batte Inzaghi, non una ma due volte. La prima nel numero di partite.
Conte prima e dopo la parentesi con l’Inter ha infilato due esperienze in Inghilterra (Chelsea e Tottenham) che hanno fatto la differenza portandolo a raggiunge la cifra che ha fatto grande la guida artefice del 20° scudetto dell’Inter con sole 299 gare. Il terzo nell’élite europea proprio dietro allo Special One (281 match).
Più giovani alla 200a vittoria in campionato
Sono proprio la “lettura” dei campionati ad aver marcato la differenza. Conte è uno riconosciuto come uno specialista e con i partenopei lotta per raggiungere la top3 per scudetti. Un traguardo reso possibile da una media punti in Serie A da leader. Nessuno, fra chi ha almeno 100 panchine in campionato, ha mantenuto il suo ritmo: 2,27 punti, con Inzaghi alla ricerca di un altro numero perfetto, il 2 (1,98 che sale a 2,22 guardando solo al percorso nerazzurro), ora raggiunto solo da un altro azzurro top (Allegri). Il tempo, però, è dalla parte del 48enne ex-Lazio. La stessa età che Arsène Wenger e Thomas Tuchel è servita per fare le famose 200 vittorie in campionato.
Qui non c’è Conte che tenga, anche se due connazionali lo superino per un’unghia, com’è possibile evincere dalla grafica qui sotto. Singolare la presenza di Roberto Mancini che arrivò alla fatidica soglia proprio con l’Inter e con uno titolo nazionale strappato all’ultimo respiro, contro Sir Alex Ferguson, un esempio per tutti i coach e uno dei pochi a battere sul tempo Inzaghi (322 gare per la 200.a vittoria). Di sicuro quest’ultimo si accontenterebbe di emulare il Mancio del 2011/12 in questa stagione.
Serie A: allenatori con più vittorie
