Nils Ramming: scheda profilo talento

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Il futuro dell’Eintracht 

Nils Ramming: scheda profilo talento

©TM/IMAGO

Numero uno lo si è quando si hanno qualità speciali ma nel caso del portiere di calcio la strada per emergere è leggermente più tortuosa. Trattandosi di un ruolo delicato è più facile debuttare giovani che diventare presto titolari in un club di prima fascia. Un esempio all’Eintracht Francoforte dove alle spalle del veterano Kevin Trapp, 34 anni e un contratto fino al 2026 (più un altro opzionale), ci sono il 21enne brasiliano Kauã Santos, ma soprattutto lo svedese classe 2007 Nils Ramming.

Una storia particolare la sua. Nato a Londra da padre tedesco e madre svedese, è rimasto in Inghilterra fino ai 10 anni, durante i quali ha praticato varie discipline (cricket, tennis, rugby e ovviamente calcio) senza mai sceglierne una. “Optavo sempre per il più divertente in quel momento”, ha spiegato in un’intervista al sito del club della Bundesliga. Una cosa però l’ha avuta sempre ben chiara: se avesse dato priorità al football, il suo ruolo sarebbe stato quello dell’estremo difensore. “Penso di aver trovato a casa un paio di guanti e di averli infilati prima di correre al parco. Ho sempre voluto mettermi fra i pali”.

E dopo vari tuffi ha trovato la strada maestra: prima il Leyton Orient, dove ha avuto la possibilità di sfidare in un torneo giovanile il Manchester City e il Tottenham, poi la Germania, dopo che la famiglia decise di trasferirsi a Francoforte, città d’origine paterna. “Conoscevo la città perché tornavamo spesso per andare a trovare i nonni”. Il resto lo hanno fatto un incontro con Norbert Nachtweih, fino al 2019 coordinatore del settore giovanile dell’Hessen Dreieich, società affiliata all’Eintracht. Da cinque anni Ramming para per le Aquile, scalando le gerarchie fino alla prima squadra, sempre in attesa del debutto.

Quando mi hanno chiamato la prima volta non potevo crederci. Un sogno per me.

Però ogni cosa richiede le giuste attenzioni e dopo le prime esperienze da pro è tornato nei ranghi, aggregato al momento nella squadra B, impegnata nella Regionalliga Südwest, il quarto livello nazionale. Tutto questo non perché non abbia le skill giuste. È reattivo, sa adattarsi immediatamente ai cambi di situazione e spicca nell’uno contro uno. Ha dalla sua un bel gioco con i piedi, anche sotto pressione e la serenità per governare l’area, anche se può migliorare nella direzione dei movimenti difensivi. L’altezza, poi, gli permette di far sentire la propria presenza nel gioco aereo. Insomma, anche qui una questione di scelte. Come quella di optare per la bandiera svedese, recentemente chiamato in U19.


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“Giocare per la Svezia mi dà l’opportunità di misurarmi a livello internazionale, dimostrare quanto valgo in un contesto diverso […]. Anche se i compagni inizialmente mi parlavano in inglese, io mi sento svedese a tutti gli effetti. Conosco questa terra, ci son venuto tante volte, fin da bambino, alloggiando a Göteborg. Quando ho indossato la maglia svedese per la prima volta, ho carpito cosa vuol dire rappresentare un Paese, ho sentito la pressione sentito ma anche il desiderio di averne di più!”. Non subito, perché questo dice il ruolo e questo dice un ragazzo maturo al punto di saper che, lavorando sodo,. il suo momento arriverà se deve arrivare.

Dal primo al 24 dicembre, Transfermarkt presenterà un talento, ognuno di nazionalità diversa, parte del Talents Calendar dell’anno in corso. Il focus sarà sui classe 2007/2008. Per seguirne i passi di carriera è a vostra disposizione lo Scouting Tool, applicabile per tutti i giocatori di cui non volete perdervi nessuna info.

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