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Punti nelle top5 leghe

©TM/IMAGO
L’esperienza ripaga spesso, soprattutto in panchina. Se n’è accorta la Roma, affidatasi di nuovo a Claudio Ranieri, fra i massimi espositori della vecchia scuola di tecnici italiani. Con lui i Giallorossi hanno ottenuto 27 punti in 14 giornate, peggio solo delle tre ora in lizza per la vittoria della Serie A.
Insomma, quella che nella Capitale è solo il punto di una linea di trasmissione che unisce la cosiddetta Caput Mundi con il resto dello Stivale, passando per Reggiolo, città natale di Carlo Ancelotti, il più vincente di tutti. Andando anche oltre i confini nazionali, visti i successi azzurri in altri prestigiosi campionati, dalla Premier League a LaLiga, quest’ultima ancora alla portata dell’emiliano alla guida del Real Madrid.
Allenatori con più punti nei campionati top dal 2000 (per nazionalità)
Dal 2000 l’impronta degli strateghi italiani è evidente e anche in Serie A è stata coperta solo in rare circostanza (Mourinho ed Eriksson). Lo dimostrano anche i punti raccolti nelle leghe più preziose al mondo: il Belpaese è ampiamente al comando e, dopo il successo di Thiago Motta con la Juve a Cagliari, supera quota 25.500 punti. Il frutto del lavoro di ben 173 manager, 20 in meno rispetto alla Spagna di Pep Guardiola e Luis Enrique.

Quinta ma decisamente lontana dalle posizioni d’onore troviamo l’Inghilterra, che non mette lo scudetto nelle mani di un proprio cittadino dal 1991/92 (Howard Wilkinson con il Leeds United, nda), l’ultimo prima della creazione della Premier League così come conosciuta oggi.
Più dietro il Portogallo, impegnato nella lunga rincorsa alla Scozia di sir Alex Ferguson. Un compito difficile anche per uno scafato come José Mourinho, oggi in Turchia e con un solo punto nel recente e infuocato contro il Galatasaray dopo 7 vittorie di fila. Ergo lavagna tattica ad Rúben Amorim, Vítor Pereira, Nuno Espírito Santo, Marco Silva e Paulo Fonseca.
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