Nazionali più preziose
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Due su due e l’Italia ritrova un barlume di speranza, mettendo momentaneamente i fantasmi in angolo, insieme ai cattivi risultati che l’hanno accompagnata nei mesi, anni precedenti. La fine del tunnel resta lontana ma l’avvio della nuova edizione della Nations League dà fiducia ad un gruppo che si presentava ai nastri di partenza con qualche timore di troppo e un valore di mercato non al top mondiale. L’ultima lista dei convocati da Spalletti, infatti, vale 631,5 milioni di euro, la nona a livello internazionale, in linea con il ranking FIFA che vede gli Azzurri fissi al decimo posto.
Poco più della metà della Francia, “battuta” 1 miliardo di euro e battuta sul campo, fra lo stupore generale. La stessa che vede l’Inghilterra nel gruppo B del torneo di cui si stanno disputando le partite iniziali in questi giorni, dopo la retrocessione di un anno fa, ma anche al primo posto per valore di rosa degli elementi a disposizione. La forza della Tre Leoni è presto detta. Le chiamate di Lee Carsley, CT ad interim, coprono tre volte l’insieme di Irlanda, Finlandia e Grecia, le Nazionali-ostacolo sulla via per la risalita degli inglesi.
Nations League
Gruppo B
La situazione
Normale visto e considerato che rappresentano la miglior carta del tris per le selezioni con un totale di quotazione uguale o superiore al miliardo. Le altre, Spagna e per l’appunto Francia, si ritrovano con i propri colori sei dei 15 europei più preziosi. Completano la lista la Germania di Florian Wirtz e Jamal Musiala e l’anomalia rappresentata dalla Norvegia. Gli scandinavi sono solo cinquantesimi nel ranking FIFA ma, con Erling Haaland e Martin Ødegaard, scendono in campo con una rosa superiore per VdM sia alla Danimarca che alla Turchia. Ciò che basta a confermare l’europeizzazione del calcio moderno, con 13 team UEFA nelle prime 20 nazionali del globo. Una tavola a cui l’Italia vuole ancora maggiore pur avendo perso 181 milioni di euro dalla conquista dell’Euro 2020 ad oggi.
