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©IMAGO
“Siamo fatti così, siamo fatti male”. Sintetizza così Claudio Ranieri le amnesie della sua Roma, capitolata in Europa League contro l’AZ e ancora senza vittorie stagionali in trasferta (8 pareggi e 6 sconfitte, nda). Una rosa che il tecnico ha preso in corso d’opera e che sta cercando di risollevare, rimodellare, anche con una mano dal mercato. Irrealizzabile per Davide Frattesi, il cui prezzo “targato” dall’Inter è fuori dalle disponibilità attuali del club giallorosso, concreto nel caso di Devyne Rensch, giovane terzino olandese di scuola Ajax, e Pierluigi Gollini, alla sua sesta formazione in Serie A.
Confronto
12,00 mln €
Valore Mercato
2,50 mln €
Terzino destro
Ruolo
Portiere
30/giu/2029
Scadenza
30/giu/2027
Al confronto completo
Proprio quest’ultimo già rappresenta di per sé una novità in casa della Lupa. In tutta la sua storia aveva acquisito portieri solo in altre due occasioni, lontanissime nel tempo, quasi dimenticate: Alessandro Zaninelli nel 1979 e Gianluca Berti nel 1997. Motivo in più per sperare di correggere il tiro dopo un’estate di spese importanti, al quale è seguito un inverno avaro di soddisfazioni, e di cambiare in positivo la storia societaria nel mercato invernale.
Roma: i colpi dei mercati invernali
Rensch stesso potrebbe finire nel novero delle intuizioni di gennaio che hanno portato utili ai Giallorossi, dalla recente cessione all’Al-Ahli di Roger Ibañez, preso in prestito ad inizio 2020 e poi riscattato dall’Atalanta un anno e mezzo dopo, fino a Marquinhos, pilastro del PSG, e Vincent Candela, a cui i capitolini devono una percentuale del loro ultimo scudetto.
Trofeo che è sfuggito al Stephan El Shaarawy ma non ad Hidetoski Nakata, ancora oggi l’acquisto più costoso fatto dal club nella sessione cosiddetta di riparazione: 21,7 milioni di euro, parecchi in più del secondo della lista. Si tratta di Seydou Doumbia, il simbolo di come la Roma al di fuori del mercato estivo non è mai riuscita a fare un colpo da 90 a metà stagione con gli attaccanti.

Roma: i flop delle sessioni di gennaio
Con l’ivoriano, 2 reti in 14 presenze, ha floppato anche un campione del mondo come Luca Toni. Arrivò in prestito dal Bayern Monaco ma chi si aspettava il <<numero uno>> musicato da Mazte Knop rimase deluso e insieme a “Tortellini, Cappuccini, Con Martini” non poté aggiungere carbonare e gricia. La stessa formula d’acquisto fallì con Massimo Marazzina, Victor Ibarbo e Francesco Tavano e in tempi più recenti con Carles Pérez.

E pensare che nell’inverno del 1993, si aggregava alla prima squadra un certo Francesco Totti, per volere di un certo Vujadin Boskov, che si ritrovò senza uno straccio d’acquisto al giro di boa di quell’annata. Da lì in poi la storia della Roma cambiò, tanto da far passare in secondo ordine altre pescate no, da Mapou Yanga-Mbiwa a Iago Falque. In attesa che Tommaso Baldanzi, per il quale l’anno scorso di questi tempi sono stati investiti 10 milioni di euro, decida di stare dalla parte giusta del guado