Mercato invernale Napoli: top & flop

Facebook
WhatsApp
Twitter
LinkedIn
Telegram


Top & Flop 

Mercato invernale Napoli: top & flop

©TM/IMAGO

La sessione invernale 2024/25 resterà impressa nei ricordi del popolo partenopeo come quella della fine della storia d’amore, breve ma intensa, con Kvaratskhelia ma il mercato di metà stagione del Napoli potrebbe riservare sorprese come mai scartate prima. Il team campano è alla ricerca di colmare la casella di rosa svuotata dalla partenza dell’esterno georgiano e i nomi che circolano sono sicuramente accattivanti.

Da copertina, insomma. Del resto “Se si deve fare qualcosa si deve fare nella maniera giusta, come Dio comanda. Altrimenti rimaniamo con questi ragazzi”, aveva ribadito Antonio Conte, lasciando un unico scenario a disposizione del DS Manna. Serve un giocatore all’altezza, traducibile anche con un acquisto con il quale alleggerire l’entrata ottenuta dal PSG per l’ex idolo della piazza.

Mercato
Karim Adeyemi K. Adeyemi Borussia Dortmund
Ala sinistra
Dortmund Borussia Dortmund

 

39 %

SSC Napoli Napoli
Bundesliga Serie A

Sarà Garnacho, per il quale il Napoli ha offerto una cifra pari al suo attuale valore di mercato (50 milioni di euro), o chi per lui, una cosa è certa: si respira aria di ingresso societario record per la finestra di gennaio.

Napoli: i colpi dei mercati invernali

L’attuale “primatista” è Stanislav Lobotka, sicuramente il miglior affare della stagione più fredda dell’anno, considerando il rapporto qualità (alta) – prezzo (giusto, 23 Mio. €). Un po’ come spesso è capitato al club quando ha dovuto mettere una pezza a centrocampo, da Jorginho, diventato da Nazionale alle falde del Vesuvio, a Francesco Montervino, anima del gruppo che completò la risalita dalla Serie C alla A.

Top11 acquisti Napoli mercato invernale

Top11 acquisti Napoli mercato invernale

Un gregario, quest’ultimo, al pari di Michele Pazienza arrivato all’inizio del 2008 dalla Fiorentina dopo esser stato svezzato da Luciano Spalletti ai tempi dell’Udinese. Un ruolo che oggi dovrebbe coprire con altre caratteristiche Philip Billing, ultimo arrivo dalla Premier League alla corte del tecnico del Napoli. All’attuale capolista del campionato basterebbe che il centrale danese raggiunga i livelli di Matteo Politano e Amir Rrahmani, prese invernali a cui in tanti non considerazione per poi ricredersi.

Tutto il calciomercato su Transfermarkt

Dopotutto in città quella di arrangiarsi è un’arte da clonare e non sono pochi quelli che hanno esultato per i gol di Stefan Schwoch, Piá e di Emanuele Calaiò, bomber di razza che hanno addolcito le domeniche degli Azzurri quando i piani alti del calcio italiano sembravano un miraggio. Una pioggia di marcature, rispettivamente 32, 21 e 44, che sono mancati in altre speranze confezionate durante il mercato invernale.

Napoli: i flop delle sessioni di gennaio

La delusione più grande in questo senso è figlia dei 18 milioni di euro spesi per Leonardo Pavoletti, all’alba del 2017. Dieci presenze, mai una gioia. Peggio pure di Carlos Pavón, anonimo honduregno di inizio secolo, e di Jesús Dátolo, di cui il Napoli si liberò, sempre in inverno, per dare spazio in prima squadra a un giovincello talentuoso chiamato Lorenzo Insigne.

Una cerchia di acquisti sbagliati alla quale potrebbe aggiungersi anche Cyril Ngonge, esborso pesante (18 Mio. €) e numeri di campo decisamente bassi. Per lui le vie del mercato sono infinite e potrebbe imbeccare anche una non periferica in Serie A e non passare per l’Edu Vargas 3.0 (3 gol, tutti in un singolo match, per il cileno e 13,5 milioni di euro in fumo).

Acquisti no Napoli mercato invernale

Acquisti no Napoli mercato invernale

Insomma, il belga farebbe ancora in tempo a prendersi una rivincita personale, cosa che non è più nelle possibilità di Hamed Junior Traoré, bollato come meteora dopo un solo semestre e più a suo agio oggi nell’Auxerre, e di Leander Dendoncker, un altro che ha confidato in una rinascita con una realtà meno esigente (l’Anderlecht, nda).

Contano le skills, chiaro, ma a volte il giusto incastro si può trovare anche con pochi elementi. “Se il club ha piacere di fare qualcosa sono ben contento, altrimenti resto con questi uomini che non mi tradiranno mai e sono ben contento. Non siamo tanti, ma giusti e affamati”. Parola di Antonio Conte.



Source link

Visite totale 1 , 1 visite oggi

Continua a leggere

scoppia il merdone, faccio il concertone

La regola ormai sembra decodificata e sintetizzabile così: scoppia il merdone, faccio il concertone. L’ha teorizzato in primis Tony Effe, finito nell’occhio

Scorri verso l'alto