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Ultimi 5 anni

©IMAGO
Cosa succede quando il migliore attacco del campionato sfida la miglior difesa dello stesso? In molti la chiuderebbero con un pari ad occhiali ma dimenticandosi di fare i conti con l’Atalanta di Gian Piero Gasperini. I nerazzurri lasciano la casa della capolista della Serie A con tre reti, svuotando la stessa delle certezze fin qui accumulate, in primis di avere un sistema di sicurezza a prova del più scaltro degli attaccanti. Peccato che la Dea si sia presentate al Maradona senza punte di ruolo e ne sia uscita ancora come una delle squadre con i meccanismi offensivi da studiare e ristudiare.
Negli ultimi cinque anni, in Serie A, i bergamaschi viaggiano a medie superiori ai 2 gol a partita, segnando uno dei risultati più proficui nei campionati top europei: 377 gol, sotto solo a un’altra italiana ma con gli stessi colori. Parliamo, ovviamente, dell’Inter, che nella stessa domenica della presa di Napoli hanno sprecato l’occasione per aumentare il conto, battendo di misura Venezia. La media però resta considerevolmente alta: 2,19 reti a match. Lo era anche quando Conte e Lukaku incantavano a San Siro. La coppia oggi si ritrova a mani vuote, benché gli Azzurri, prima di averli dalla loro parte, abbiano tenuto un bel ritmo di marcature.

Per dire, i partenopei si piazzano prima del Tottenham, del Chelsea, dell’Atlético Madrid e anche della Juventus. Nulla a che vedere con il Bayern Monaco, che gira con quasi tre gol a uscita in Bundesliga. Tre come quelli rifilati all’Union Berlino sabato scorso, che si aggiungono ai 29 già messi nelle prime 8 in Germania.
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