Le vittorie italiane nelle coppe europee minori

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Champions League esclusa 

Le vittorie italiane nelle coppe europee minori

©Wikipedia

Questa sera la Fiorentina scende in campo per la semifinale di Conference League, con l’obiettivo di raggiungere una seconda finale consecutiva in questa competizione. Un traguardo che conferma il ritorno della Viola nel panorama europeo, dove già in passato ha scritto pagine importanti: prima squadra italiana a raggiungere una finale di Coppa dei Campioni nel 1957, vincitrice della Coppa delle Coppe nel 1961 e finalista della stessa nel 1962, oltre alla finale di Coppa UEFA nel 1990. La Fiorentina è da sempre una delle portabandiera italiane in Europa, soprattutto al di fuori dei circuiti più esclusivi.

La sua corsa attuale è l’occasione perfetta per guardarsi indietro e riscoprire le imprese — a volte epiche, a volte sottovalutate — di quei club italiani che hanno raggiunto semifinali e finali in competizioni UEFA diverse dalla Champions League e dalla Supercoppa. Un percorso fatto di passione, sorprese e orgoglio tricolore.

L’epopea del Parma: la regina delle “altre” coppe

Negli anni Novanta, nessuno rappresentava meglio l’Italia nelle coppe “minori” del Parma. Il club emiliano vinse due Coppe UEFA (1995 e 1999), una Coppa delle Coppe (1993) e una Supercoppa Europea (1993, esclusa da questo elenco), dimostrando una continuità europea straordinaria. Con campioni come Crespo, Verón, Buffon e Thuram, il Parma scrisse una delle pagine più affascinanti del nostro calcio. La società emiliana riuscì a coniugare solidità difensiva, estro sudamericano e una dirigenza lungimirante in un periodo in cui il calcio italiano dominava la scena continentale.

Vittorie italiane in Europa senza Champions, Supercoppa e Intertoto

Inter e Juventus: dominio anche oltre la Champions

Due tra i club più titolati d’Italia hanno saputo imporsi anche al di fuori del palcoscenico della Champions League. L’Inter, in particolare, è stata una vera e propria protagonista della Coppa UEFA negli anni ’90, vincendola ben tre volte: nel 1991, nel 1994 e nel 1998. A rendere memorabili queste vittorie furono interpreti di altissimo livello come Matthäus, Berti, Zanetti, Bergomi, e l’inarrivabile Ronaldo “Il Fenomeno”, protagonista assoluto del successo del 1998. In quegli anni, l’Inter rappresentava la tradizione italiana capace di coniugarsi con il talento internazionale, mostrando forza, fisicità e classe in un torneo durissimo.

La Juventus, dal canto suo, ha conquistato tre Coppe UEFA (1977, 1990 e 1993) e una Coppa delle Coppe (1984), dimostrando una mentalità europea senza pari. Il successo del 1977 fu il primo trofeo internazionale nella storia del club, mentre le affermazioni degli anni Novanta confermarono la Juventus tra le élite del calcio continentale. Le squadre bianconere di quegli anni, guidate da allenatori come Trapattoni e Lippi, univano l’esperienza dei veterani all’esplosività dei nuovi talenti, ponendosi sempre come favorite in ogni competizione. La Juventus è anche uno dei pochi club europei ad aver vinto tutte le principali competizioni UEFA.

La Lazio di Eriksson: un sogno europeo realizzato

Tra le favole più belle del calcio italiano in Europa c’è sicuramente quella della Lazio di Sven-Göran Eriksson, che nel 1999 conquistò la Coppa delle Coppe battendo il Maiorca in finale a Birmingham. Quella squadra era un vero concentrato di qualità: Vieri e Mancini in attacco, Nedvěd a centrocampo, Nesta e Mihajlović in difesa. Il trionfo fu il coronamento di un progetto ambizioso che avrebbe portato, l’anno successivo, anche alla vittoria dello scudetto.

Il cammino europeo della Lazio in quegli anni rappresentò la perfetta sintesi tra gestione tecnica e visione di mercato. In semifinale, i biancocelesti eliminarono la Lokomotiv Mosca, imponendo il proprio gioco sia in casa che in trasferta. La finale contro il Maiorca, vinta 2-1, fu l’ultimo atto ufficiale della Coppa delle Coppe prima della sua abolizione: un trionfo che diede alla Lazio un posto speciale nella storia del calcio europeo. Il ciclo culminato in quei due anni fu una delle parentesi più entusiasmanti del calcio italiano al di fuori della Champions League.

Il Bologna del 1961 e l’Atalanta moderna

Nel 1961 il Bologna raggiunse la semifinale della Coppa delle Fiere (antenata della Coppa UEFA), un risultato di grande prestigio in un’epoca in cui le competizioni europee erano ancora agli albori. Una squadra solida, orgogliosa, che rappresentava il meglio del calcio provinciale italiano, pronta a sfidare i giganti d’Europa con coraggio e tecnica.

Sessant’anni dopo, l’Atalanta ha riportato il calcio italiano a emozionarsi nelle coppe “minori”. Dopo aver incantato in Champions, la Dea ha proseguito il suo cammino europeo anche in Europa League, arrivando fino alla semifinale nella stagione 2023/24. La squadra di Gasperini, fondata su gioco offensivo e intensità, ha sfidato club con budget ben superiori, mettendo in mostra talenti esplosi a Bergamo e un’identità tattica invidiata in tutta Europa.

Lookman Europa League 2023/24

La Roma e il fascino delle coppe moderne

Negli ultimi anni, la Roma ha saputo ridare lustro alla presenza italiana nelle nuove competizioni UEFA. Dopo la vittoria della Conference League nel 2022, nella prima edizione assoluta del torneo, i giallorossi sono tornati in finale anche in Europa League nel 2023, sfiorando una storica doppietta. Sotto la guida di José Mourinho, la Roma ha ritrovato spirito, mentalità internazionale e compattezza, trascinata da leader come Dybala, Pellegrini e Smalling.

Ora c’è la Fiorentina chiamata all’appello per provare a prendersi la rivincita dopo la finale di Conference League persa contro l’Olympiacos un anno fa. Andrà come deve andare ma ciò che è certo è che, anche lontano dai riflettori della Champions League, il calcio italiano ha costruito una tradizione forte e vincente in Europa. Dai fasti degli anni ’90 alle nuove ambizioni del presente, le imprese nelle coppe “minori” raccontano un’Italia capace di competere, stupire e vincere. Un’eredità da non dimenticare — e da portare avanti con orgoglio.

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