Joaquin Correa ha vissuto un’avventura italiana a due facce. Molto buona quella con la Lazio, dove è stato fondamentale anche per vincere titoli – come la Coppa Italia con l’Atalanta – molto meno con l’Inter, nonostante il tecnico fosse lo stesso, Simone Inzaghi, fautore del suo arrivo in nerazzurro per una cifra di 30 milioni complessiva. Alcuni problemi fisici ne hanno frenato le potenzialità, con l’Olympique Marsiglia non è andata benissimo e nemmeno l’ultima stagione (prima della scadenza contrattuale) ha dato nuovo lustro alla sua esperienza a Milano. Nella finestra trasferimenti aperta per il Mondiale per Club è finito al Botafogo.
Queste le sue parole alla presentazione ufficiale. “Ho molti amici brasiliani, ne ho incontrati molti in Europa. Siamo diventati amici come Lucas Leiva, Luiz Felipe, Luis Henrique, Andreas Pereira. Molte persone che mi hanno aiutato, abbiamo giocato insieme Posso capire e posso parlare un po’ di portoghese. Luis Henrique, quando eravamo al Marsiglia, parlava molto bene del club, che era casa sua. Mi ha detto che sarei stato molto felice qui, mi ha consigliato di venire. A lui un forte abbraccio.
In pochi se lo ricorderanno, ma l’argentino era stato portato in Italia dalla Sampdoria, con 31 presenze e 3 reti. 117 con 30 in biancoceleste, 98 presenze e 12 reti all’Inter. Oggi Joaquin Correa compie 30 anni.