Italiani all’estero: i più preziosi di sempre

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La top11 

Italiani all'estero: i più preziosi di sempre

©IMAGO

Se Insigne si era lamentato per la scarsa attenzione del CT Spalletti verso gli italiani all’estero, i fatti non danno ragione all’ex Napoli di stanza a Toronto. Nel recente blocco di partite di UEFA Nations League sono stati quattro italiani attualmente all’estero (Donnarumma, Vicario, Tonali e Udogie) schierati e il riferimento offensivo prescelto (Retegui) ha esordito quando era ancora un misconosciuto centravanti del Club Atlético Tigre.

Già in passato calciatori tesserati con club dall’altra parte del mondo avevo sorvolato l’Atlantico per rispondere alla chiamata, uno dalla stessa città canadese (Giovinco nel 2015). Più che di distanze geometriche a volte è stata più una questione di…valori, da mostrare in campo e sulla carta. Ma soffermandoci a quelli di mercato chi sono stati i nostri connazionali più preziosi di sempre al di fuori del nostro paese?

Valori di mercato e italiani all’estero: i più preziosi di sempre

Durante i festeggiamenti del ventennale dei valori di mercato di Transfermarkt è stato possibile ricostruire la storia delle quotazioni mondiali e quindi anche della Serie A e degli italiani in generale. Fra l’altro, prima che Niccolò Barella se ne appropriasse pochi mesi fa, il prima di azzurro con il VdM massimo storico è appartenuto a lungo a un espatriato: Marco Verratti, arrivato a Parigi con un valore di 10 milioni, portato fino a 75 nel 2019.

Dieci in meno di quanti ne ottenne, due anni più tardi e sempre sotto la Torre Eiffel, Gianluigi Donnarumma. La forza di un campionato e di una squadra top e di un graduale innalzamento della soglia in parallelo con l’evoluzione del mercato e dei suoi costi.

Non è un caso che tre delle quotazioni più alte di un’ipotetica top11 sono di quest’anno e in Premier League. Unica eccezione è Domenico Criscito, al suo massimo nella sua esperienza allo Zenit San Pietroburgo. Uno che, guarda un po’, ha giocato anche in MLS con la stessa franchigia di Insigne. Il mancino, storico capitano del Genoa, si è fermato a 16 milioni di euro, così come Luiz Felipe (e uno in più di Fabio Cannavaro al Real…Altri tempi…).

Parità pure nel ruolo di ala destra con Federico Chiesa, oggi al Liverpool, preferito a Nicolò Zaniolo, rientrato in Serie A ma legato ancora al Galatasaray. Fra i nostalgici di peso infiliamo anche Moise Kean, tornato a buoni livelli a Firenze dopo avventure poco esaltanti all’Everton e al PSG. L’aria di casa, ok, ma mai senza chiudere la finestra alle correnti che vengono da fuori.



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