Iñaki Peña ha lasciato il Barcellona in dopo alcuni mesi complicati. Il portiere spagnolo classe ’99 nell’arco degli ultimi sei mesi della scorsa stagione ha perso la fiducia e il posto da titolare con Hansi Flick al comando, visto che il tecnico blaugrana ha puntato sull’ingaggio del veterano Wojciech Szczesny post-infortunio di Ter Stegwn, nonostante fosse inattivo da qualche mese e reduce da un ritiro dal calcio annunciato.
In estate con l’acquisto di Joan Garcia dall’Espanyol, Pena ha capito che aria tirasse al Barcellona e – dopo aver firmato il rinnovo di contratto con il club catalano fino al 2029 – ha scelto di trasferirsi in prestito all’Elche. Il portiere di Alicante però non ha usato mezzi termini quando gli è stato chiesto del suo addio dal Barça, ammettendo che si è trattato di una questione di “benessere personale”: “Ho giocato 25 o 26 partite, ma ti rimane un sapore amaro quando resti fuori negli ultimi mesi”.
Ha optato per l’Elche dopo aver valutato “i pro e i contro” – le parole riportate da SPORT -, tenendo conto dell’infortunio a lungo termine ancora una volta di Marc-André ter Stegen. Negli ultimi giorni ha alzato bandiera bianca anche Joan García per la rottura del menisco contro il Real Oviedo. E indovinate chi è tornato in fretta tra i pali blaugrana? Proprio lui, di nuovo: Szczesny.
Ma Iñaki Peña non ha tenuto a freno la lingua a proposito dei comportamenti del club catalano nei suoi riguardi: “Il Barça mi ha chiesto di aspettare che potessero tesserare i portieri e, ovviamente, sarei stato collaborativo perché avevo un contratto, ma avevo bisogno di giocare il maggior numero possibile di partite e di avere continuità, quella che è mancata in questi anni per poter fare il salto”.