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Impresa Nottingham
©IMAGO
Uno dei modi più efficaci per misurare l’efficienza sportiva di una squadra è confrontare il costo della rosa, ovvero quanto è stato speso per acquistare i cartellini dei giocatori, con il rendimento reale in base alla classifica. Abbiamo analizzato i cinque principali campionati europei (Premier League, Serie A, Bundesliga, LaLiga e Ligue 1), mettendo a confronto la posizione per costo della rosa (ranking dal più al meno costoso), la posizione reale in classifica e la differenza tra i due indicatori, positiva o negativa. Ne emergono dati interessanti su chi ha speso tanto ottenendo poco, e su chi, invece, sta andando oltre ogni aspettativa nonostante investimenti limitati.
Serie A: chi ha reso sopra o sotto il costo della rosa
In Italia, ci sono club che stanno ottenendo risultati superiori alle risorse impiegate sul mercato, e altri che invece appaiono in ritardo rispetto agli investimenti. Il Verona (+5) con una rosa costruita spendendo circa 20,88 milioni di euro (19ª per costo), si trova al 14° posto in classifica. Un andamento sicuramente favorevole alla squadra di Paolo Zanetti.
L’Inter (+3) è quarta per spesa (291,3 Mio. €), ma attualmente capolista. Sta ottenendo il massimo da un investimento comunque rilevante. La Juventus (-3) ha la rosa più costosa della Serie A (504,55 Mio. €), ma si trova al quarto posto. La distanza tra investimento e rendimento inizia a farsi sentire. Stesso discorso, se non peggiore, per il Milan (-7): secondo per costo rosa (354,42 milioni), ma solo nono in classifica. Uno dei casi più evidenti di performance inferiore al blasone e ai costi.

Chi ha fatto meglio nei cinque campionati europei
Ecco le squadre che stanno ottenendo i migliori risultati in rapporto al costo complessivo della rosa. Nonostante investimenti contenuti, sono riuscite a conquistare posizioni molto più alte rispetto alle attese. Una dimostrazione di efficienza e valore tecnico.

Chi ha fatto peggio nei cinque campionati europei
Queste, di contro, sono le squadre che, nonostante un elevato costo della rosa, si trovano molto indietro in classifica. I dati mettono in evidenza un netto divario tra spesa sostenuta e rendimento sportivo, segnalando situazioni al di sotto dei costi e delle previsioni.

L’analisi evidenzia chiaramente che il costo della rosa non è sempre un indicatore affidabile del rendimento sportivo. Se da un lato ci sono club che stanno ottimizzando al massimo le risorse a disposizione, dall’altro emergono esempi evidenti di spreco (di potenziale e denaro) e inefficienza, con investimenti milionari che non trovano riscontro in campionato.
Questi dati offrono una fotografia interessante sulla gestione sportiva ed economica dei club, mostrando quanto possa fare la differenza l’organizzazione, il lavoro tecnico e la capacità di valorizzare i giocatori, al di là del semplice costo sostenuto per acquistarli.
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