Giovani all’estero: Spagna con Gattuso jr., Portogallo con ex-Inter

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Giovani Italiani all’estero  

Giovani all'estero: Spagna con Gattuso jr., Portogallo con ex-Inter

©IMAGO

Seconda pagina del report sull’andamento dei giovani italiani all’estero. Dopo uno sguardo al calcio inglese, si passa alla penisola iberica alla ricerca degli U23 azzurri maggiormente meritevoli di una citazione. Questi i nomi per Spagna, Portogallo e Gibilterra, iniziando dal più conosciuto del lotto grazie al fascio di luce generato dal padre.

Francesco Gattuso (2007) – Atlético de Marbella

Dopo aver seguito la famiglia in Francia e Spagna, ha deciso di staccarsi dalla rotta del capostipite Gennaro e firmare per l’Atlético de Marbella, di cui è titolare nell’U19 con 5 gol all’attivo. Un ritorno in Andalusia per il centrocampista, già in città da ragazzino ma per l’altra squadra locale.

Prossime tappe? Pur gravitando ancora nelle Juveniles spagnoli, il futuro del figlio d’arte potrebbe essere in Belgio. Ad inizio 2025 ha ricevuto un invito dallo Charleroi per uno stage di una settimana.

Filippo Brocchi (2006) – Rayo Vallecano

Erede di un altro ex-Milan, in estate ha scelto il Rayo Vallecano come prima esperienza estera in carriera. Nessuna gioia personale per il centrocampista offensivo aggregato alla formazione Primavera, nonostante l’ottima posizione nel girone 5 della División de Honor Juvenil (sesto posto dopo la sconfitta dell’ultima giornata in casa del Real Madrid). Dopo la prima convocazione dello scorso novembre attende ancora il momento dell’esordio.

Emanuel (2007) – Real Madrid

Per Brocchi jr. nessuno vise a vise con Emanuel, membro della cantera blanca. Il terzino destro azzurro, già campione d’Europa U17 nel 2024, è stato convocato nel Real Madrid C che milita nel quarto livello spagnolo. Non una novità, trattandosi dell’undicesima chiamata dell’anno, con sei presenze e un gol all’attivo. Baricentro basso e forza nelle gambe per spingersi in avanti, il ragazzo fa passi da gigante e lo scorso gennaio si è guadagnato un posto nella seduta d’allenamento condotta da Carlo Ancelotti.

Siaka Diallo Khallouki (2007) – Girona

Genitori ivoriani ma formazione calcistica tutta italiana, prima al Sudtirol e poi alla Juventus, da cui il Girona lo ha acquisito la scorsa estate. Robustezza e buoni fondamentali lo hanno portato ad arretrare il proprio raggio d’azione, acquisendo nozioni per dirigere la retroguardia e per condurre la prima costruzione.

Per questi motivi è tenuto sotto osservazione dallo staff della Nazionale, pur non avendo ricevuto più convocazioni dopo l’U16. Tutto dipenderà da un maggior impiego (solo 13 i minuti per ora) e dall’acquisizione della piena fiducia e controllo dei propri mezzi.

Ruben Silva-Richards (2004) – Estoril Praia

Da quando ha messo piede nell’U23, Estoril è diventata meta per gli scout portoghesi e del resto d’Europa. Chi è alla ricerca di un centravanti affamato di gol, e il discorso varrebbe anche per l’Italia e il Canada, le due nazioni di cui ha il passaporto, Silva-Richards si candida a testa alta. Un 9 che lega il gioco e punta dritto verso la porta avversaria, sicuro dei propri mezzi atletici e tecnici.

Con dieci gol in 19 gare nella Liga Revelação U23 lo attendono la promozione in prima squadra e un futuro ricco di soddisfazioni.

Emanuele Granziera (2006) – Sporting Braga

Nella stessa categoria sta trovando spazio un prodotto del vivaio dell’Inter, Emanuele Granziera, da due anni in Portogallo e finalmente promosso al centro della difesa della squadra B del Braga, sotto età e titolare fisso da gennaio (9 gare e 3 clean sheets). Merito di un’invidiabile presenza fisica e di una spiccata concentrazione, alle quali abbina un gioco in costante progresso qualitativo.

Vincenzo Spingola (2006) – Europa FC

L’Europa FC è l’avamposto italiano in terra gibilterriana. Oltre al portiere Marco Angeletti (23 anni) e alla punta Vittorio Vigolo (32 anni), un pezzo di tricolore sventola anche nel cuore del club terzo in classifica. Lo porta sulle spalle un mediano cosentino, penalizzato sì dal fisico (solo 166 i centimetri a disposizione) ma non dal carattere. Tanta applicazione nel recuperare palla davanti alla propria difesa e la gioia del suo primo gol fra i pro.

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