Da Milano a Torino
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Pierre Kalulu ha sciolto le riserve e imboccherà la via verso Torino. Lo aspetta un prestito alla Juve e la possibilità di riposizionarsi in primo piano dopo un tunnel lungo, attraversato dopo varie soste. Contento il difensore, contenti tutti. I bianconeri avranno un elemento interscambiabile a costi contenuti (3/4 milioni di euro, secondo le ultime degli esperti di mercato), il Milan potrà incassarne altre 14 in caso di riscatto, più 3 di eventuali bonus e un 10% da futura rivendita.
Un affare inattesi ma che rientra bene nella filosofia dei Rossoneri, da sempre posti a braccia larghe quando si tratta di ricevere denaro dalla Vecchia Signora. Anche escludendo l’ex-Lione, il Diavolo ha ceduto ai rivali piemontesi il maggior volume di trasferimenti in termini economici, di gran lunga l’interlocutore preferito in Italia (la seconda della Serie A è dietro di un terzo degli incassi fatti con gli zebrati).
Spesso coinvolgendo difensori, vedi il ritorno dall'<<amata>> di Leonardo Bonucci e quasi sempre italiani. Finora l’eccezione era rappresentata da Edgar Davids, via da San Siro nel 1998. Ora sarà la volta di Kalulu, il 26° francese alla Juventus e il primo centrale-terzino da tempi di Jean-Alain Boumsong. Titolare nell’anno di purgatorio in Serie B (2006/07).
Un simbolo molto meno celebrato di Lilian Thuram, al quale il prossimo arrivo si lega tramite il figlio del campione del mondo, Khéphren. Dieci anni dopo l’ultimo uomo di retroguardia Bleus acquistato: Patrice Evra. Analogia: aveva già giocato in Italia con un altro club e sapeva come vincere un campionato. Cosa manca: vincerlo al primo anno con la Juventus, fresca di cambio di allenatore.
