Plusvalenze a iosa

©IMAGO
Pantaleo Corvino è uno dei grandi esempi di meritocrazia applicata al mondo dello sport. Oltre quarant’anni nel calcio, sempre al di fuori del rettangolo verde, dalle categorie minori, dove oggi continua a gettare lo sguardo, alla Serie A, quella conservata un anno fa con le unghie e un budget davvero risicato. Non sempre amato per le sue strategie di scouting, votate alla ricerca del talento al di fuori dei confini nazionali, il DS del Lecce si appresta a incamerare l’ennesima plusvalenza di carriera, la seconda per incasso generato da un suo acquisto.
Mercato | ||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
![]() |
P. Dorgu |
![]() |
||||||||
Ala destra | ||||||||||
|
I colpi di Corvino: da Vucinic a Dorgu
Se dovesse concretizzarsi l’affare fra Patrick Dorgu e il Manchester United, il danese porterebbe nelle casse dei salentini 30 milioni di euro (più bonus). Un’enormità per un mancino selezionato, ancora minorenne, dal Nordjaelland, al quale all’epoca andarono la miseria di 220k euro. Una presa sublime, che ai giallorossi ha fruttato anche un titolo Primavera, a 20 anni di distanza dal primo. E indovinate chi c’era in quella lontana affermazione dell’U19 pugliese? Corvino come mente e, sebbene spesso aggregati in prima squadra, Mirko Vucinić e Valeri Bozhinov in campo, due altre conigli tirati fuori dal profondo cilindro.

Nel complesso, in attesa di conoscere il destino di Dorgu, le plusvalenze generate dal dirigente sono 70 per un guadagno totale di 115 milioni di euro, più del valore di rosa attuale del Lecce (93,2 Mio. €) e quattro volte il costo d’acquisto della stessa. Danilo Veiga e Tiago Gabriel, gli ultimi arrivi in ordine cronologico, saranno incrementi di bene generati o il futuro colpaccio risiede in uno dei rumor di questi giorni?