Un pomeriggio da sogno. Comunque vada a finire. Altro che rivelazione: il Cerignola sta diventando una bella realtà del calcio professionistico grazie al lavoro della società e della dirigenza, gente capace di sfiorare la promozione in B e di eliminare l’Avellino nel primo turno di coppa Italia meritando una vetrina come quella che offre l’Hellas Verona. Per la squadra di Zanetti test sulla carta morbido, ma guai a sottovalutare l’entusiasmo dei pugliesi. Dirigerà il signor Massimi di Termoli.
COME ARRIVA L’AUDACE CERIGNOLA
La formazione di casa non dovrebbe cambiare molto rispetto al match vinto per 1-0 con l’Avellino la settimana scorsa. In attesa di capire come andrà a finire la vicenda Tascone (non impiegato in gare ufficiali e amichevoli per motivi di mercato, ma non c’è ancora l’affondo della Salernitana del suo mentore Raffaele), i pugliesi opteranno per un modulo comunque propositivo. In avanti interessante il tandem Emmausso-Cuppone, coppia destinata a fare ottime cose in Lega Pro. Per il terzetto Visentin-Ligi-Martinelli un bel test contro avversari di categoria superiore.
COME ARRIVA IL VERONA
L’Hellas Verona si prepara al primo impegno ufficiale della nuova stagione. Il tecnico Paolo Zanetti perde un tassello importante come Tomas Suslov, costretto ad operarsi per la rottura del crociato: nella migliore delle ipotesi tornerà in campo a febbraio, una brutta tegola per una squadra che contava tanto su di lui per raggiungere l’obiettivo salvezza. Si rivede invece Amin Sarr. Out Tchatchoua, ormai prossimo all’ufficialità con il Wolverhampton, così come Ebosse che è vittima di un affaticamento. Per il resto sarà 3-5-2, con Kastanos che spera di poter avere una chance dal primo minuto essendo un elemento di grande qualità in grado di trasformare il modulo in un più offensivo 3-4-1-2 in fase di possesso. In avanti certo di una maglia Mosquera, con Mitrovic in rampa di lancio per affiancarlo.
