Da Eriksen a…

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Conosciuto dai più come il mercato di riparazione, la finestra invernale ha rappresentato molto più che uno spazio per cogliere occasioni e correggere i difetti di rosa non calcolati in estate. Lo è per la Premier League, che ormai due anni fa ha piazzato con Enzo Fernández al Chelsea il secondo colpo più caro nella storia di questo periodo di trattative e accordi, ma lo è stato anche per l’Italia, capace di occupare la quarta piazza generale degli acquisti top di gennaio/inizio febbraio grazie a Dusan Vlahovic.
I colpi invernali della Serie A: ancora in cima Vlahović
L’arrivo alla Juventus dell’attaccante serbo ha permesso alla Serie A di restare fra le grandi d’Europa grazie agli 83,5 milioni di euro versati alla Fiorentina (bonus inclusi), sebbene sia solo una eccezione. Dietro, l’ex compagno Dejan Kulusevski (35 Mio. €, pari alla stretta di mano fra Milan e Genoa per Piatek) e Lucas Paquetá (38,4 Mio. €). Juve e Milan quindi nelle prime posizioni, con l’Inter che resta dietro col colpo Christian Eriksen (27 Mio. €), a prezzo di favore vista la scadenza di contratto imminente.
L’anno scorso una sessione di gennaio timida si concluse però con l’affare controverso inerente Carlos Alcaraz, pagato 3,9 Mio. € per il solo prestito, ma con un diritto di riscatto che avrebbe potuto portare il prezzo totale oltre i 50 Mio. €. Dopo non aver convinto i bianconeri, il centrocampista è finito in Brasile, dove il valore di mercato è addirittura sceso di 1 Mio. € ai 14 attuali. Con lui arrivò pure Tiago Djaló, mentre il Napoli cercò di svoltare la stagione con alcuni colpi come Hamed Traoré, Cyril Ngonge e Pasquale Mazzocchi, col secondo preso da un Verona che ha incassato quasi 45 Mio. € per 7 calciatori, compresi Isak Hien all’Atalanta e Filippo Terracciano del Milan, trovando però le energie e gli asset per raggiungere una insperata salvezza. L’Inter invece si limitò a chiudere il buco aperto dall’infortunio di Cuadrado con Tajon Buchanan.