Cessioni record Napoli: Kvaratskhelia da secondo posto

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Addio agli Azzurri 

Cessioni record Napoli: Kvaratskhelia da secondo posto

©IMAGO

Le sorprese presentano spesso una duplice faccia: possono sorriderti o piombarti addosso con violenza. Il mercato del Napoli, ravvivato finora di sole voci di mercato (da Payero a Casadei come da Zhegrova a Danilo, qui tutti i nomi), ha preso una strana piega dopo la prima settimana di attività: mentre il DS Manna ha chiuso fra lo stupore generale per Philip Billing, marcantonio danese del Bournemouth il cui valore di mercato è di 14 milioni di euro, il timore è stato il sentimento tipo del tifo azzurro.

È stata la notizia di una possibile partenza di Khivcha Kvaratskhelia ad agitare il sonno dei partenopei di qualsiasi latitudine. Anche perché una chiave, rispetto al recente passato in cui la dirigenza è stata contraria alle cessioni dei propri big, è facilmente leggibile nelle voci di corridoio: se arrivano almeno 80 milioni di euro il pensiero di dire addio al georgiano non rappresenterebbe più una follia.

E chi meglio del Napoli sa che si può sopravvivere anche lasciando partire chi sembrava un idolo destinato a durare nel tempo? È successo con Kalidou Koulibaly, subito eclissato da Min-Jae Kim, è successo con Edinson Cavani, degnamente sostituito da Gonzalo Higuain, a sua volta sacrificato all’altare del dio denaro dopo una stagione da record (36 gol in Serie A e cessione da 90 Mio. €, 15 in più rispetto al valore di mercato di allora).

Non valse lo scudetto ed è forse la discriminante nei discorsi di mercato odierni, dall’esterno georgiano a Victor Osimhen. Napoli non dimentica, nemmeno De Laurentiis. E qualcuno prima o poi dovrà pagare il conto.

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