Campioni d’Europa portati in A: Walker, Pavard, Nico Paz & Co.

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Da CR7 a Paz e Jović 

Campioni d'Europa portati in A: Walker, Pavard, Nico Paz & Co.

©IMAGO

Vincere aiuta a vincere e quando i tre punti non sono consuetudine si ricorre a misure forzate. In tempo di mercato, però, la ragione riesce ad aver la meglio sull’impulso e si arriva ad imbeccare più facilmente strade alternative. Una su tutte: reperire un calciatore abituato a stare ad alti livelli, a primeggiare. Cade su questo punto la scelta del Milan di puntellare la rosa con un elemento d’esperienza, anche in un ruolo, almeno fino all’infortunio di Emerson Royal, numericamente coperto. Se poi quel vincente si chiama Kyle Walker, oltre 600 gare da professionista, e ha dato un grande dispiacere ai cugini dell’Inter, l’incastro è già felice in partenza.

Prima dell’inglese, in rossonero e pescando oltre Alpi e mari, erano stati tesserati ben 19 campioni d’Europa con un club straniero. Due esempi sono già casa: Christian Pulisic, sul tetto del Continente nel 2020 con il Chelsea, e Theo Hernández, la cui incidenza sulla Champions League 2017/18 era stata minima (3 presenze e un assist). Ad onor di cronaca ci sarebbe pure Divock Origi, dirottato al Milan Futuro e sempre sul piede di partenza. Un lontano parente del giocatore che solo 6 anni fa firmava uno dei gol del successo del Liverpool sul Tottenham. Non contano Luka Jović e Tammy Abraham, arrivati in Italia grazie alla Fiorentina e alla Roma.

Campioni d'Europa all'estero acquistati dal Milan

Campioni d’Europa con club esteri acquistati dalla Serie A

Peggior pescata forse solo nel poker calato con l’Ajax fra il 1996 e il 1997: male con Winston Bogarde e Michael Reizinger, meglio con Patrick Kluivert ed Edgar Davids, sebbene abbiano raggiunto altrove i picchi di carriera. Fatto sta che nessuno come il Diavolo si è affidato ad un vincente della coppa delle grandi orecchie. Non fra le società italiane. La Juventus è ferma a 16 (fra cui l’attuale rossonero Morata, l’ex Mandžukić e ovviamente Cristiano Ronaldo), l’Inter a 14 (si va dal rimpianto Hakimi alle meteore Pancev e Montoya), il Napoli a 3, due dei quali ora a disposizione di Conte (Gilmour e Rafa Marín).

Campioni d'Europa con club esteri acquistati in Serie A

A uno pure Bari, Cesena, Reggiana e Ascoli

Più unico che raro il caso del Como. Se al Parma si deve l’intuizione Joshua Zirkzee, quattro minuti giocati nella vincente campagna europea del Bayern nel 2018/19, mai come i lariani si era vista una neo-promossa con una carica attrattiva verso il top player, di primo pelo o in là con gli anni. Fabregas ne ha a disposizione 4 (Nico Paz, Sergi RobertoAlberto Moreno e Perrone) e ne sarebbero cinque se la struttura fisica di Varane avesse retto almeno un’altra stagione. Lui per ben 4 volte campione d’Europa con il Real Madrid, secondo per numero di titoli dopo Cristiano Ronaldo (5) e al pari di Juan Santisteban. Chi? Mediano, figura del Grande Real di metà anni 50, che figurò fra le fila del Venezia per due stagioni, a partire dal 1961/62. L’Italia gli servì per recuperare da un infortunio, poi tornò a Madrid, rifiutando la Roma.



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