Una sola maglia

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C’è stato un tempo in cui le bandiere, ovvero i giocatori che trascorrevano la maggior parte della loro carriera in un solo club, erano piuttosto comuni nei principali campionati europei. Oggi, in un contesto dominato dal denaro, movimentato dalle azioni degli agenti, costantemente alla ricerca di trasferimenti più redditizi per i propri assistiti, è diventato davvero raro vedere un professionista fedele a un solo team. Tuttavia, nel corso degli anni, alcuni calciatori hanno sfidato questa tendenza, diventando vere leggende delle rispettive società.

Qui su Transfermarkt, ve ne mostriamo 10 in base al numero di presenze per una determinata maglia, contando solo coloro i quali hanno militato in club dei cinque principali campionati europei e hanno esordito dopo il 1980. In testa troviamo un uomo-simbolo del Manchester United, Ryan Giggs. Dopo essere uscito dal vivaio del club, aver fatto parte della celebre “Class of ‘92”, il gallese ha disputato 963 partite con i Red Devils in tutte le competizioni, nell’arco di 24 stagioni.
Bandiere Serie A: i calciatori più fedeli
Completano il podio, Paolo Maldini, 25 stagioni al Milan, e Francesco Totti, il cui amore è stato solo per la Roma, rifiutando ogni tipo di offerta, anche la più allettante. Più dietro ma non meno importante, Thomas Müller. Il tedesco ha già fatto sapere che non rinnoverà il contratto con il Bayern Monaco a fine stagione ma vuole ancora fare un regalo, se non più di uno, ai bavaresi. Magari la Champions League, con cui proverà ad andare avanti, sostituendo l’infortunato Jamal Musiala contro l’Inter nei quarti di finale.
Lui, il giocatore di oggi più fedele in assoluto, in una lista dominata da tedeschi, di cui tre del Bayern (Müller, Neuer e Pavlovic). Contando le giovanile e i prestiti come trasferimenti, la Serie A non è più abituata alle bandiere. Il primo nome, infatti, è quello di Patric, alla Lazio ininterrottamente da 9 anni, 9 mesi e 8 giorni. Citazione speciale per Francesco Rossi, tesserato con l’Atalanta da 15 anni, 8 mesi e 7 giorni. Per lui vari prestiti e un rientro in pianta stabile dal 2017. Partite giocate con la Dea: otto. Una vera questione di cuore.