Lasciate e prese
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La notte e la pausa per le Nazionali portano consiglio alle società italiane. Via Gotti a Lecce, già rimpiazzato da Giampaolo, via Juric, mai agganciatosi agli umori della piazza romana, via Montero, fino a ieri alla guida della Next Gen Series. Dalla Serie A alla C è tempo di cambiare o almeno di ritornare sui propri passi, vedi Stroppa, richiamato alla Cremonese dopo l’esonero di Corini e già al secondo bis (esperienza duplice al Sudtirol fra il 2011 e il 2016). Per non parlare di Colantuono, che nelle ultime ore ha accettato di riprendersi la Salernitana, lasciata in tre precedenti occasioni. Ora il poker, al di là delle motivazioni che abbiamo ricreato la coppia granata-tecnico. Qualcuno azzarderebbe parlare di record ma siamo lontanissimi.
La palma di lasciate e prese spetta a Ventura Cambón e al Palmeiras. L’allenatore uruguaiano ha diretto i brasiliani in 11 occasioni diverse. Un legame talmente forte che alla sua dipartita fu sepolto insieme ad una bandiera del club. Di Montevideo anche il secondo, Julio Comesaña, dieci volte con i colombiani del Junior FC. In Italia, invece, non si è mai arrivati in doppia cifra, fermandosi alle 9 di Nicolò Napoli. Da calciatore con Juventus e Cagliari, sulla panchina affezionato ai rumeni del Craiova.