Il 15 agosto 2016 Brozovic è il possibile sacrificato dell’Inter per mettere a posto il bilancio. Dopo un incontro fra le parti non c’era l’intenzione di rinnovare il contratto e le attenzioni delle inglesi, Arsenal e Liverpool su tutte, sembravano poterlo mettere nella lista dei cedibili. Anche perché nel frattempo era arrivato Joao Mario, trascinatore del Portogallo Campione d’Europa. Come muta il calcio è quasi incredibile, visto che il portoghese se ne andrà per disperazione (e con risoluzione) mentre Brozovic rimarrà fino al 2024.
Un mese dopo, prima di Juventus-Inter, verrà escluso per comportamento non professionale. Almeno questa è la versione nerazzurra, con voci che parlano di un allenamento abbandonato anzitempo. Il suo agente Miroslav Bicanic spiegherà: “Non spetta a me spiegare perché non ci sarà. Sono la persona sbagliata a cui fare questa domanda. Marcelo non ha mai creato alcun problema e non ha lasciato l’allenamento. È andato via regolarmente quando è finito”.
Lo stesso Brozovic, invece, con un post sui social si tirerà fuori dalle accuse sul proprio conto. “Escluso senza una ragione”. Anche perché il tecnico interista, Frank De Boer, lo aveva fatto giocare solamente venti minuti in campionato fino a quel momento, contro il Chievo, ma nel giovedì precedente, in Europa League, era arrivata la sconfitta contro gli israeliani dell’Hapoel Beer Sheva.
