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Tiangong, ora anche la stazione spaziale cinese ha il suo chatbot AI

Tiangong, ora anche la stazione spaziale cinese ha il suo chatbot AI

L’ultima novità sulla stazione spaziale cinese Tiangong è un chatbot alimentato dall’intelligenza artificiale con capacità di navigazione e pianificazione tattica. Lo strumento si chiama Wukong AI e deve il suo nome al protagonista della leggenda del Re Scimmia nella mitologia cinese, Sun Wukong. Il personaggio appare nel romanzo Viaggio in Occidente e simboleggia l’astuzia, l’adattabilità, la resistenza e la ricerca della conoscenza.

Il chatbot è stato introdotto nella stazione spaziale a metà luglio e ha già completato la sua prima missione, assistendo tre taikonauti durante una passeggiata spaziale.

Cosa sappiamo di Wukong AI

Le informazioni sul conto di Wukong AI rimangono limitate. Le autorità della Cina hanno affermato di avere sviluppato il chatbot a partire da un modello AI open source nazionale; secondo l’agenzia di stampa statale cinese Xinhua, è stato progettato per soddisfare i requisiti delle missioni spaziali con equipaggio e concentrando la sua base di conoscenze su dati di volo aerospaziali.

Questo sistema è in grado di fornire un supporto informativo rapido ed efficace per operazioni complesse e per la gestione dei guasti da parte dei membri dell’equipaggio, migliorando l’efficienza del lavoro, il supporto psicologico in orbita e il coordinamento tra i team spaziali e quelli a terra”, ha dichiarato a Xinhua Zou Pengfei, un membro del centro di addestramento dei taikonauti cinesi.

Wukong è stato collegato a Tiangong il 15 luglio e ha iniziato a fornire supporto all’equipaggio un mese dopo. È la prima volta che la stazione spaziale cinese utilizza un modello linguistico di grandi dimensioni (Llm) durante le missioni in orbita. Lo strumento ha assistito il team della stazione spaziale nel corso di una missione di sei ore e mezza, che ha visto i taikonauti installare dispositivi di protezione per i detriti spaziali durante una passeggiata spaziale ed eseguire un’ispezione di routine.

I taikonauti sostengono che il loro nuovo assistente “offre contenuti molto completi”. I media cinesi descrivono l’intelligenza artificiale Wukong come un classico chatbot, diviso però in due moduli: uno installato sulla stazione e uno sulla Terra. Il primo modulo è pensato per risolvere problemi urgenti, mentre il secondo esegue analisi approfondite. La combinazione dei due moduli crea un assistente avanzato in grado di adattarsi a ogni missione.

L’AI nello spazio e la strategia di Pechino

Wukong non è il primo sistema di intelligenza artificiale a finire nello spazio o su una stazione spaziale. La Stazione spaziale internazionale può già contare su Astrobee, un robot che assiste gli astronauti nelle attività di routine, e su Cimon, un sistema di supporto psicologico conversazionale. La particolarità dell’intelligenza artificiale Wukong è che combina le funzioni di un assistente AI, simile a quelli utilizzati sulla Terra, con un focus sulla navigazione spaziale.

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