Sora 2, OpenAI è pronta a lanciare un’app social che ricorda da vicino TikTok

Stando a quanto appreso da Wired, OpenAI si sta preparando a lanciare una nuova app dedicata alla prossima versione del suo modello AI di generazione video, Sora 2. Il servizio presenta un feed verticale con navigazione a scorrimento e sembra assomigliare molto a TikTok, con una differenza rilevante: tutti i contenuti sono creati dall’intelligenza artificiale. L’app ha una pagina che ricorda la sezione “Per te” del social network, alimentata da un algoritmo di raccomandazione e, alla destra del feed, un menu che offre agli utenti la possibilità di mettere “Mi piace”, commentare o remixare una clip.

La nuova app in stile TikTok di OpenAI

Gli utenti possono creare video della durata massima di dieci secondi, secondo i documenti visionati da Wired. Non è possibile caricare foto o video dal rullino fotografico o da altre applicazioni.

L’app è dotata anche di una funzione per la verifica dell’identità, che se utilizzata consente agli utenti di usare le proprie fattezze nei video. A quel punto, gli altri iscritti potranno taggarli e utilizzare le loro versioni AI in altre clip (per esempio, sarà possibile generare un video di se stessi sulle montagne russe con un amico). Ogni volta che l’immagine di una persona appare in un contenuto, l’utente in questione riceverà una notifica, anche se la clip rimane in bozza e non viene mai pubblicata, riportano alcune fonti.

OpenAI – che non ha voluto fornire un commento per questo articolo – ha lanciato l’applicazione internamente la scorsa settimana, ricevendo un riscontro estremamente positivo da parte del personale. I dipendenti di OpenAI hanno usato il nuovo strumento così tanto da spingere alcuni manager a scherzare sul fatto che potesse diventare un freno alla produttività.

L’ultima scommessa di OpenAI

La società di Sam Altman sembra scommettere sul fatto che l’app di Sora 2 permetterà alle persone di interagire con i video AI in un modo che cambierà radicalmente la loro esperienza della tecnologia, in maniera simile a come ChatGPT ha aiutato a comprendere le potenzialità dei testi creati dall’intelligenza artificiale. All’interno di OpenAI, raccontano le fonti, c’è anche la sensazione che l’accordo per la vendita del ramo statunitense di TikTok mediato dal presidente statunitense Donald Trump abbia dato all’azienda un’opportunità unica per lanciare un’app di video brevi che – aspetto fondamentale – non avesse legami stretti con la Cina.

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