Anche i referti possono parlare e raccontare molto più di quello che c’è scritto. ReportAId ha sviluppato un software che si basa sull’intelligenza artificiale per permettere agli ospedali di interpretare automaticamente referti medici, estrarre le informazioni chiave e trasformarle in piani di cura personalizzati. La startup ha raccolto 2,2 milioni di euro in un equity round pre-seed, con Italian founders fund che ha guidato l’aumento di capitale.
“ReportAId dà vita ai dati sanitari”, dice Luca Foresti, imprenditore seriale e co-fondatore della startup con Giuseppe Faraci e Claudio Caletti. “Permette ai medici di comunicare in modo molto efficace con i pazienti, semplificando la prenotazione di visite e l’acquisto di farmaci, e mette a disposizione del management dell’ospedale un cruscotto con i dati statistici di cui si ha bisogno, fino nel dettaglio”, sottolinea Foresti, che per anni è stato l’amministratore delegato del centro medico Sant’Agostino e conosce i limiti a cui sono sottoposti i manager delle strutture sanitarie.
I progetti per il futuro
La raccolta consentirà a ReportAId di rafforzare il team con 10 nuovi ingressi e sosterrà la strategia della startup che punta ad ampliare il parco clienti in Italia e in Europa. Per ora il software è stato implementato al San Raffaele di Milano ed è in corso di adozione all’ospedale Isola Tiberina – Gemelli Isola di Roma. L’obiettivo è correre: “Entro la fine del 2025 avremo saturato la sanità privata; la parte pubblica, che comunque rappresenta il 75% dell’erogazione italiana, è più difficile da aggredire perché i meccanismi di entrata di un fornitore di tecnologia sono diversi e bisogna passare da una gara d’appalto” che non è detto preveda l’acquisto di soluzioni così d’avanguardia, sottolinea Foresti.
L’implementazione del software nei meccanismi ospedalieri, assicura il co-founder, è “semplicissima”, anche per i medici che non dovranno cambiare le loro abitudini nello stile di scrittura dei referti. “Il medico non si rende neanche conto che c’è il prodotto e continua a fare esattamente la stessa cosa che faceva prima. Semplicemente il referto viene passato a un sistema che individua all’interno del referto i dati strutturati. A prescindere dai dialetti clinici utilizzati dai medici: se uno scrive 10 Fkt, 10 fisiokinesiterapie o 10 sedute di fisioterapia il software comprende che sono tre modi di dire esattamente la stessa cosa”.
Il lavoro sul modello di AI
Nel 2025, evidenzia Foresti, “il nostro obiettivo è sviluppare il prodotto per renderlo migliore”. Come ogni software di intelligenza artificiale, ReportAId deve essere istruito. “In parte si autoalimenta, ma in parte c’è la necessità da parte nostra di sviluppare una serie di moduli che ci vengono richieste dai nostri clienti, per questo l’aumento di capitale va a sostenere anche lo sviluppo, con programmatori, sviluppatori e architetti dei software. Ci prepariamo per sbarcare all’estero, con l’Italia che consideriamo il primo mercato, quello su cui pensiamo che un prodotto possa avere certamente grand grip, ma per noi è un allenamento per poter poi andare nel resto del mondo. La partita che vogliamo fare non è una partita nazionale, però per essere pronti a navigare devi aver dimostrato almeno in un mercato di essere competitivo. E la sanità è un’industria in cui ogni paese ha una struttura di finanziamento e di organizzazione diversa”.
Almeno per i prossimi mesi non c’è un nuovo round di finanziamento. “Non l’abbiamo già pronto, ma chiaramente parliamo di un round pre-seed e siamo un’azienda che vuole crescere molto rapidamente. La mia speranza è di fare diversi altri round, perché significa che l’azienda sta andando bene e che convinciamo il mercato finanziario e possiamo crescere più velocemente”.