Site icon visionedigitale.it

Ransomware, il nuovo tool AI di Google per difendere i vostri file su Drive

L'avviso che segnala che Drive ha rilevato un ransomware e sospeso la sincronizzazione con il cloud
L'avviso che segnala che Drive ha rilevato un ransomware e sospeso la sincronizzazione con il cloud

L’avviso che segnala che Drive ha rilevato un ransomware e sospeso la sincronizzazione con il cloud

Courtesy of Google

Pro e contro

Progettato per lavorare in tandem con gli strumenti di monitoraggio delle minacce informatiche che Google già integra in Drive, Chrome e Gmail, il tool è stato realizzato sfruttando le competenze del team di sviluppo dei software antivirus di Google, osserva James.

Per me, l’aspetto più interessante è che possiamo prendere questo metodo basato sull’AI per rilevare il comportamento del ransomware e poi abbinarlo alla protezione dei dati dell’utente in modo da ridurre al minimo i danni – continua James –. Per noi rappresenta una rete di sicurezza che mancava“.

La nuova funzionalità ha però alcuni limiti evidenti. Tanto per cominciare, è utile solo per le aziende o istituzioni che utilizzano Drive su desktop, un aspetto non trascurabile se si considera che gran parte del mondo dei software aziendali è ancora dominato da Microsoft. Drive su desktop poi è un’applicazione per pc Windows e Mac: se un ransomware sta colpendo file digitali che non sono archiviati sul servizio, quindi, Google non è in grado di rilevarli.

Altre piattaforme di cloud storage, tra cui OneDrive e Dropbox, offrono funzioni simili a quella appena lanciata da Google. Ma se da una parte la capacità di rilevamento e risposta sono componenti cruciali per chi lavora per scoraggiare i cybercriminali e mettere le vittime nelle condizioni di non pagare i riscatti, dall’altra i pro e i contro dei singoli strumenti servono a ricordare che non esiste ancora una panacea contro la piaga dei ransomware.

Questo articolo è apparso originariamente su Wired US.

Exit mobile version